protocollo d'intesa fra Associazione Siti UNESCO ed ENITprotocollo d'intesa fra Associazione Siti UNESCO ed ENIT

L’Associazione Siti Italiani Patrimonio Mondiale Unesco ha siglato giovedì a Roma un protocollo d’intesa con l’ENIT.

La firma del documento è arrivata nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano Triennale dell’Agenzia – 201-2018, che – come spiegato dalla stessa Presidente Evelina Christillin – mira all’ incremento della spesa media turistica in Italia, aumento dei volumi dell’incoming, sviluppo turistico delle destinazioni “minori” e alla promozione del turismo sostenibile.  Alla presenza del Sottosegretario di Stato al MIBACT con delega al Turismo Dorina Bianchi, la Christillin ha evidenziato la nuova fase dell’Agenzia alla luce dei rilevanti cambiamenti in termini di governance, di organizzazione e di sviluppo.

Il consigliere Fabio Maria Lazzerini ha illustrato nel dettaglio i punti salienti del Piano, a cominciare dall’ottimizzazione delle risorse. “Bisogna anzitutto consolidare i mercati avanzati di Europa e Nord America” ha spiegato Lazzerini “da cui provengono l’80% dei turisti, attraverso unmarketing differenziato e generazionale, intensificando la rete diplomatico-consolare del MAECI.

“Le economie emergenti – Cina, India, Corea, Emirati Arabi, Messico, Brasile e Argentina – rappresentano sempre più i nuovi bacini dell’outgoing mondiale: è necessario rafforzare la presenza di uffici ENIT e le partnership con le eccellenze del Made in Italy.”

ENIT è oggi presente in Europa in 9 città (Francoforte, Londra, Parigi, Vienna, Mosca, Madrid, Stoccolma, Bruxelles e Lisbona) e intende aprire altre 4 sedi nel Vecchio Continente: Amsterdam, Berlino, Monaco di Baviera e Varsavia. Nei Paesi extra-europei, invece, ENIT possiede 12 sedi (Pechino, Tokyo, Seoul, Dubai, Mumbai, Sydney, New York, Chicago, Los Angeles, Toronto, San Paolo, Buenos Aires). In programma 3 nuove aperture: Shanghai, Bangkok(Thailandia, Laos, Cambogia) e Città del Messico.

“La crescita dei flussi incoming” ha proseguito Lazzerini “è fortemente connessa all’intensificazione dei collegamenti aerei. Per entrare nei nuovi mercati occorre monitorare l’evoluzione quali- quantitativa della domanda.

“Non possiamo infine dimenticare il turismo domestico, che rappresenta oltre la metà dell’intero movimento. La Lombardia è il primo bacino di flussi; seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. Per implementare questo mercato occorre destagionalizzare le destinazioni, sviluppare i cluster (MICE e luxury su tutti) e supportare la promozione dei territori su base interregionale. A questo proposito, il prossimo 27 luglio si riunirà per la prima volta il Consiglio Federale, rappresentativo delle Agenzie Regionali per il Turismo con funzioni progettuali e consultive. ENIT, in questo modo, si presenterà insieme alle Regioni in maniera coordinata e più razionale nei mercati esteri.”

I cluster su cui ENIT intende concentrare i propri sforzi sono: natura, aree protette e paesaggi naturali; borghi e patrimonio immateriale; cultura diffusa,poli museali minori e spettacolo; cammini e itinerari religiosi; food e itinerari del gusto; luxury; MICE (Meetings, Incentives, Conventions & Events);salute e benessere della persona; sport e grandi eventi (come Ryder Cup, Roma 2022).

Il secondo punto del Piano Triennale prevede una forte strategia digitale per la Destinazione Italia: “Il nostro ecosistema digitale” ha detto il consigliere “è basato su una stretta sinergia fra la Redazione ENIT-Italia.it, le Redazioni Regionali e le Sedi Estere dell’ENIT, che consente la creazione e la promozione di contenuti condivisi fra i quali ciascuna sede estera può selezionare quelli più interessanti e pertinenti per il proprio mercato di riferimento. Mentre si stimola la conversazione e la condivisione sui social, promuovendo l’Italia, si valorizzano anche i contenuti creati dagli utenti, trasformandoli in ambasciatori digitali del nostro Paese.”

L’ultimo punto del Piano Triennale prevede lo studio dei mercati attraverso strumenti conoscitivi, quali i 94 Focus Paese (studi dei bacini turistici internazionali con indicatori economici e turistici) e i Monitoraggi ENIT, svolti periodicamente presso i principali TO esteri per fornire trend e anticipazioni sulle vendite della Destinazione Italia.

“Nel primo semestre 2016” ha sottolineato il consigliere Antonio Nicola Preiti “l’Agenzia ha svolto 78 conferenze stampa all’estero e 55 interviste, redigendo un totale di 4485 comunicati stampa. I contatti con il pubblico hanno abbondantemente superato i cinque milioni, i seminari e i workshop sono stati 62, mentre le analisi di mercato sono state 87.”

“Questi supporti redazionali hanno generato articoli e programmi per un valore complessivo di oltre 40 milioni €, andando a intercettare circa 350 milioni di persone. Le iniziative a costo zero (presentazioni, eventi, studi, ecc.) hanno superato il valore di 1 milione e 100mila €”.

A fronte di una progressiva diminuzione delle risorse a disposizione di ENIT (dal 2007 al 2015), il Piano Triennale 2016-2018 ne prevede invece un aumento: 28 milioni € nel 2016, 28 nel 2017, 27 nel 2018. Il budget sarà destinato per il 40% a spese di funzionamento e per il 60% a spese promozionali.