Saranno 300 i nuovi alberi autoctoni piantati per il progetto “Foresta condivisa del Po piemontese”, attivo dal 2019 a cura degli ex Enti di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino e delle Aree protette del Po torinese.

Il progetto, nato con l’intento di ricostruire un vasto sistema di aree naturali e semi-naturali connesse spazialmente tra loro ha obiettivi diversificati: donare benessere alla popolazione locale, assorbire la CO2, migliorare la qualità dell’aria, depurare le acque (fitodepurazione), mitigare l’impatto delle piene, aumentare la stabilità idrogeologica dei terreni, incrementare la biodiversità, fornire una produzione legnosa sostenibile.

La Foresta è stata definita “condivisa” perché tutti possono diventare e sentirsene partner, ognuno per le proprie competenze e sensibilità, dalle istituzioni pubbliche, alle imprese, fino al singolo cittadino.

A questo progetto ha partecipato attivamente il Rotary International Distretto 2031, con un contributo finanziario di 7.000 Euro devoluto all’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, nato il 1°/1/2021 dalla fusione dei due Enti-Parco citati in precedenza, destinati alla messa a dimora di alberi tipici della Pianura Padana.

Gli interventi sono stati realizzati all’interno di due zone, una in provincia di Torino e una in provincia di Vercelli, con caratteristiche molto diverse tra loro.

L’Isolone di Bertolla, situato nel comune di Torino, è una zona demaniale all’interno del Parco naturale del Po piemontese e della Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT1110070 “Meisino (confluenza Po – Stura)”, sito della Rete Natura 2000 in concessione all’Ente-Parco; si è optato per quell’area in quanto disponibile a lungo termine, con terreni liberi da coltivazioni e non eccessivamente invasi da specie infestanti, recintata e quindi protetta da vandalismi, e per la presenza di un agricoltore-allevatore che in convenzione con l’Ente-Parco fa pascolare in quel luogo capre, pecore, asini e cavalli, tenendo così a freno la vegetazione in competizione con le nuove piante. Sull’Isolone sono state messe a dimora 110 piante appartenenti alle seguenti specie: nocciolo, pioppo bianco, ciliegio, acero campestre, olmo ciliato, carpino bianco e frassino maggiore.

In provincia di Vercelli gli alberi e arbusti sono stati piantati nel comune di Crescentino, in località Porzioni, nei pressi del Centro di Educazione Ambientale “Cascina Ressia”, lungo il tracciato della futura ciclovia VENTO (Venezia-Torino), anche in questo caso all’interno del Parco naturale del Po piemontese e in un sito della Rete Natura 2000, nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT1120023 “Isola di Santa Maria”.

Qui le piante sono state collocate a dimora nell’ambito di un progetto più vasto finalizzato alla creazione ex-novo di un’area verde semi-naturale, a partire da terreni in precedenza coltivati: si tratta di un prato stabile con alberi sparsi, delimitato da siepi campestri, che accoglie uno stagno didattico e strutture per la fruizione, in particolare tavoli-panca per il pic-nic e bacheche informative.

In questo luogo il contributo del Rotary International ha consentito la messa a dimora di 190 piante, delle specie seguenti: ciliegio a grappoli, ontano nero, biancospino, nocciolo e pallon di maggio.

Grazie alla somma messa a disposizione dal Rotary International sarà anche possibile garantire le cure colturali che permetteranno alle nuove piante di affermarsi nei loro primi anni di vita.

 

Fonte: Ufficio Comunicazione Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese