Reggia di Caserta La formazione come esperienzaReggia di Caserta La formazione come esperienza

«Due anni dopo la firma di quel protocollo siamo ancora una volta qui a testimoniare il felice connubio fra patrimonio culturale e istruzione». Queste le parole con cui il Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali e al Turismo, Antimo Cesaro, intervenuto in settimana al convegno “Crescere in Alternanza: l’esperienza Buonarroti – Reggia di Caserta”, tenutosi presso la Sala della Gloria di Palazzo Reale.

“La formazione come esperienza di valorizzazione del patrimonio, il patrimonio come esperienza di potenziamento della formazione”: questo il principio che il 28 maggio 2014, ha ispirato la sottoscrizione del Protocollo d’intesa triennale tra MiBACT e MIUR, volto a creare un ponte fra il sistema dei beni culturali e le scuole italiane. 

«L’alternanza scuola-lavoro è uno dei perni della cosiddetta legge sulla “buona scuola”, che vuole invertire il paradigma “prima imparo, poi faccio” su cui per tanti anni si è incentrata la didattica in Italia, creando uno scollamento fra sistema educativo e mercato del lavoro» – ha spiegato Cesaro, che ha poi continuato: «Ampliare e diversificare le modalità, i tempi, i luoghi dell’apprendimento: tutto ciò permette agli studenti di prendere pienamente coscienza delle loro attitudini e competenze. L’esperienza diventa così un momento di scoperta e di valorizzazione della propria vocazione professionale, come ci auguriamo sia avvenuto per i 74 alunni dell’Istituto Tecnico M. Buonarroti di Caserta, coinvolti nei sette percorsi formativi ideati per loro e nati dalla stipula della convenzione fra Antonia Di Pippo, dirigente del Buonarroti e Mauro Felicori, Direttore della Reggia di Caserta».

«La costruzione di percorsi di alternanza scuola-lavoro nel campo della cultura – ha concluso il Sottosegretario – ci rende ottimisti sul futuro di questi territori e dei loro più giovani cittadini che, grazie all’esperienza maturata sul campo, avranno più chiaro il valore identitario del nostro inestimabile patrimonio culturale».

Fonte: MiBACT