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Padova Urbs picta. In occasione del WTE è stata presentato l’avvio della fase di predisposizione del Piano di Gestione del sito candidato – a cura di Giorgio Andrian

“A questa candidatura teniamo in modo particolare” ha esordito il Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, all’apertura del seminario ‘Il Piano di Gestione come strumento attuativo del Dossier di Candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO’, tenutasi nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, subito dopo l’apertura ufficiale del WTE di Padova, edizione 2016.

A farle eco l’Assessore Cavatton che, introducendo i lavori, ha rimarcato la volontà dell’amministrazione di dare seguito al lavoro sinora svolto assieme ai partners nella predisposizione della prima versione del Dossier di candidatura e garantisce che il Comune continuerà a svolgere il ruolo di capofila del gruppo di istituzioni patavine deputate alla gestione dei cicli pittorici del Trecento, garantendo le risorse umane e finanziarie necessarie al funzionamento della ‘cabina di regia’.

Il dr. Andrian, consulente del Comune e responsabile del coordinamento del gruppo di lavoro, ha illustrato brevemente le tappe principali che hanno costituito la ricca cronologia legata al lavoro sinora svolto dal gruppo di esperti: dalla costituzione del gruppo stesso – che risale al 2014 – di cui fanno parte oltre al Comune anche la Diocesi di Padova, la Basilica del Santo e l’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti, e all’Università, alla lunga serie (già 20) di incontri periodici che si sono susseguiti, nonché alla presenza attiva alle edizione del 2015 e 2016 del WTE e, infine, alla redazione della Guida al Trecento Padovano, edita da Skira. “Il piano di gestione” ha continuato Andrian “riguarda le modalità con cui i partners si impegnano a dare un seguito alla gestione dei cicli trecenteschi di eccezionale valore universale identificati nel dossier, con modalità condivise e coordinate”.

Il seminario è proseguito poi con gli interventi del dott. Banzato, responsabile scientifico della candidatura, e dei rappresentanti dei soggetti gestori dei siti, nonché della Sovrintendenza: “Giotto e la sua rivoluzionaria influenza nella pittura che a Padova trova la sua massima espressione” ha concluso la Prof.sa Valenzano dell’Università degli Studi di Padova “sono ancora oggi oggetto di interesse scientifico in tutto il mondo”. Un fragoroso applauso ha concluso l’incontro, a testimonianza del fatto che l’interesse che Giotto e tutto il Trecento padovano riescono a suscitare ancora oggi è altissimo.

Il lavoro per completare il dossier di candidatura è stato successivamente discusso dal gruppo di lavoro con l’arch. Cesi dell’Ufficio UNESCO del MiBACT, la quale ha fornito preziose indicazioni in merito alla zonazione e all’impostazione del Piano di Gestione.

Molto rimane ancora da fare per portare ‘a maturazione’ il dossier ma la determinazione del Comune di Padova e di tutti i soggetti facenti parte del Comitato Promotore è alta e risoluta a raggiungere l’ambizioso risultato.