Rodin. Un grande scultore al tempo di MonetRodin. Un grande scultore al tempo di Monet - Ph. Christian Baraja

Il 2018 sarà ricco di proposte : mostre, esposizioni, eventi si susseguiranno da gennaio alla primavera senza sosta e – al di là del dato quantitativo- a colpire è il livello delle mostre in programma: si pongono infatti come eventi di eccellente o straordinaria caratura.

Il Museo Regionale di Aosta ha scelto, dal 12 gennaio, di proporre al suo pubblico l’analisi di un’opera unica, un capolavoro assoluto: “La strage degli Innocenti” di Guido Reni, in una raffinata mostra dossier.
Innovativa e molto interessante è la proposta del progetto “StArt” che vede un gruppo di studi professionali di Padova accogliere mostre di artisti under 30. Ad artisti non ancora trentenni si rivolge, con l’autorevolezza di ben 12 edizioni, anche il “Premio Gruppo Euromobil” ad Arte Fiera Bologna.
Mostra insieme molto torinese e altrettanto internazionale “L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973”, dal 18 gennaio a CAMERA Centro italiano per la Fotografia, a Torino.
Illustratori da tutto il mondo, per la nuova edizione de “I Colori del Sacro”, Mostra Internazionale di Illustrazione, al Museo Diocesano di Padova. Quest’anno intorno al tema del “Corpo”, dal 3 febbraio.
“L’Eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio” documenta quello che è stato uno dei momenti più alti e affascinanti della storia dell’arte occidentale. Ai Musei di San Domenico, in Forlì, dal 10 febbraio.

Dopo gli appuntamenti al Grand Palais e al Metropolitan, è il Museo di Santa Caterina a Treviso, ad accogliere, dal 24 febbraio, “Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet”, la grande mostra del centenario del maestro d’oltralpe. In contemporanea, al Museo Luigi Bailo, l’Omaggio ad Arturo Martini e la monografica su Gino Rossi, due trevigiani di levatura internazionale, scomparsi 70 anni fa.
“Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” è l’affascinante mostra con cui il rinnovato Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, apre, dal 3 marzo, la sua sempre qualificata stagione espositiva 2018.
A Mamiano di Traversetolo, la Fondazione Magnani Rocca punta su un grande dell’Orientalismo, il parmense Alberto Pasini. Dal 17 marzo, alla “Villa dei Capolavori”.
Ancora a Treviso, al Museo Nazionale Collezione Salce, protagonista della mostra di primavera sarà “il papà dei Baci Perugina”, con la mostra “Federico Seneca (1891 – 1976). Segno e forma nella pubblicità”.

Tre città, altrettante mostre, itinerari nei tre territori, prestiti prestigiosi per “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari”, dal 23 marzo a Varallo Sesia, Pinacoteca e Sacro Monte, a Vercelli, L’Arca e a Novara, Castello.
Per iniziativa privata, Firenze avrà un nuovo, importante museo. Dedicato a “La Collezione Roberto Casamonti”. Ad accoglierlo, dal 24 marzo, il restaurato Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, il capolavoro di Baccio d’Agnolo.
Sin qui gli appuntamenti già ufficializzati. Ma altri sono in via di definizione, a conferma di una stagione effervescente e vivace come non la si vedeva da tempo.

Fonte: Ufficio Stampa – Studio ESSECI