Walled Cities - Dubrovnik

Siviglia, York, Tallin e Istanbul, Rodi, Dubrovnik, Ferrara e ancora altre centinaia di città accomunate da una caratteristica : le antiche mura di cinta, che abbracciano il reticolo urbano e raccontano di storie antiche, quando per difendersi dagli attacchi esterni c’era bisogno di “chiudere le porte” e lasciare fuori il resto del mondo.  Sebbene ad oggi non ci sia più la necessità di simili strategie militari, in questi giorni da Siena arriveranno le voci delle “Walled Cities” di tutto il mondo.

Senza essere più strumenti militari di difesa, le mura diventano simboli stessi delle loro città, attrazione  turistica ma anche infrastruttura, che deve essere preservata e al tempo stesso inserita in un piano urbanistico di città che crescono e si trasformano.

Di come si possano gestire al meglio e a quali criticità si va incontro si parlerà a Siena, oggi e domani, nel seminario “Città murate, Società aperte”, organizzato da UNESCO con il sostegno del Comune di Siena ed il contributo del MiBACT, al quale prenderanno parte  istituzioni pubbliche e accademiche in rappresentanza di oltre 20 città murate italiane e straniere per confrontarsi e riflettere sulla gestione della mura storiche nei siti urbani Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Obiettivo dichiarato del seminario è lo sviluppo di  progetti congiunti per garantire una maggiore integrazione delle mura storiche con gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, nonché la loro preservazione – sia in senso architettonico che dal punto di vista simbolico. 

Fonte: UNESCO.ORG