IMPRESAIMPRESA

di Claudio Bocci , Direttore Federculture- Consigliere delegato Comitato Ravello Lab – Pur tra molte contraddizioni e in maniera non sempre lineare si fa sempre più strada l’idea che la cultura non sia un fattore aggiuntivo ma elemento costitutivo dello sviluppo, nella sua duplice accezione di straordinario strumento di coesione sociale e di rilevante piattaforma di crescita economica dei territori. Tuttavia, tra la consapevolezza della centralità delle politiche culturali e l’individuazione di concrete misure di intervento per ‘scatenare’ le potenzialità delle risorse identitarie ai fini della crescita di autentici ecosistemi culture-based esiste ancora un gap notevole.  Ciò che a molti è evidente ma che non riesce ancora a trovare una efficace ‘visione’ delle dinamiche di sviluppo risiede nella presa d’atto che l’anello mancante tra tutela e valorizzazione delle risorse culturali risiede nella ‘cultura di gestione’, che ispiri modelli organizzativi integrati tra più livelli istituzionali e tra pubblico e privato, sostenibili e innovativi.  E’ con questo spirito che Federculture, AGIS, Alleanza Cooperative Italiane Turismo-Beni culturali e Forum Nazionale del Terzo Settore, organizzano la prima Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale, in programma all’Auditorium Parco del Castello de L’Aquila mercoledì 5 luglio.

Il progetto nasce da un percorso avviato nel corso del 2016 dai quattro Promotori – realtà diverse, ma tutte protagoniste nel Paese della gestione e della valorizzazione dei beni e delle attività culturali – che per la prima volta si sono riuniti ed hanno avviato un tavolo di lavoro condividendo pratiche operative centrate su un forte orientamento all’intrapresa, con la finalità di promuovere la fruizione e la partecipazione pubblica in campo culturale.

Negli ultimi mesi i quattro soggetti promotori (ai quali si sono affiancati anche il WWF e il FAI-Fondo Ambiente Italiano che, come Legambiente, Italia Nostra, Touring Club,  vantano un’ampia esperienza di gestione di luoghi e aree naturali grazie all’attivo coinvolgimento di numerosi volontari ma che non fanno parte del Forum del Terzo Settore), hanno condiviso un percorso di confronto ed elaborazione comune per fare emergere gli elementi distintivi del complesso sistema culturale che si riconosce nell’impresa culturale orientata alla pubblica fruizione al fine di individuare le specificità di un comparto che, nelle sue varie sfaccettature, può essere descritto come un parte rilevante della più ampia “filiera” costituita dal complesso delle imprese culturali e creative.

Il punto di convergenza sul quale il lavoro si è incardinato è stata la condivisione di una “cultura della gestione” e del “fare impresa” con finalità di pubblica fruizione, quale tema sul quale tutti le diverse realtà si misurano nell’approccio alla valorizzazione e gestione delle risorse identitarie dei territori, rispetto a cui l’impresa creativa, legittimamente orientata al profitto attraverso l’utilizzo competitivo dell’input creativo, può considerarsi complementare (un esempio per tutti quanto sta accadendo al MANN di Napoli dove il brillante direttore Paolo Giulierini, con la collaborazione del Prof. Ludovico Solima, ha definito il piano strategico di sviluppo del museo archeologico puntando anche sul gaming e commissionando al giovane creativo Fabio Viola il videogioco ‘Father e son’ che, in pochissimo tempo e stato scaricato da poco meno di 400.000 persone).

Da queste premesse nasce l’idea della Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale come momento di confronto e proposta che ha come primo obiettivo quello di incrementare, tra gli attori istituzionali, gli stakeholder pubblici e privati e, soprattutto, tra gli amministratori locali e nazionali, la coscienza del peso strategico del ‘fare impresa’ nella gestione dell’offerta culturale del Paese al fine di raggiungere gli obiettivi tipici della cultura (crescita civile, coesione ed integrazione sociale, costruzione di senso). E, nel contempo, diffondere la consapevolezza che un’impresa culturale innovativa e sostenibile coglie l’obiettivo di rafforzare gli attrattori culturali anche in chiave turistica e per questo crea un “ecosistema” di servizi che, qualora integrati a quelli culturali, contribuiscono alla creazione di un circolo virtuoso di sviluppo territoriale.

La Conferenza si propone come il primo appuntamento nazionale nel quale far emergere tale consapevolezza e verificare l’opportunità di affermare uno ‘Statuto’ dell’impresa culturale orientata alla fruizione pubblica delle risorse identitarie del territorio. L’obiettivo è, dunque, attivare una interlocuzione con il Paese,  con i decisori politici, a tutti i livelli, e con l’ampio spettro di operatori pubblici e privati,  in merito al ruolo dell’impresa culturale e alla sua rilevanza nel creare valore sociale ed economico per la collettività e di porre le condizioni per lo sviluppo dei territori.

Il tema assume particolare rilevanza per i territori inseriti nella lista Unesco in cui è sempre più necessario affrontare il tema dell’impresa che, con finalità pubblica, interpreti le indicazioni del Piano di Gestione connesso in maniera vincolante alla Lista del Patrimonio Mondiale. In questa prospettiva la rilevanza del tema gestionale incrocia in primo luogo la governance tra i diversi livelli istituzionali e di concertazione tra pubblico e privato.

A dimostrazione della rilevanza dell’iniziativa, all’Aquila si sono dati appuntamento anche gli Assessori alla cultura e al turismo delle Regioni e dei Comuni italiani. Inoltre, al fine di evidenziare come la gestione sia il consapevole punto di arrivo di una chiara visione dei processi di sviluppo territoriale, in occasione della Conferenza sarà, lanciata la Scuola di Governo per lo sviluppo locale a base culturale, al fine di estendere la consapevolezza degli Amministratori pubblici delle complesse e articolate determinanti del processo di crescita dei territori.

La convinzione delle potenzialità delle risorse culturali in chiave di crescita sociale ed economica assume particolare importanza in un territorio-simbolo quale quello dell’Aquila (che sta vivendo una delicata fase di rilancio dopo il sisma) a cui appropriate politiche pubbliche possono contribuire a restituire fiducia

Sempre nell’ambito della Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale la sera del 4 luglio presso il Teatro Comunale Vittorio Antonellini dell’Aquila, si svolgerà la cerimonia di premiazione del Premio Cultura di Gestione – edizione speciale per le imprese culturali realizzato allo scopo di riconoscere modelli innovativi di intrapresa che hanno saputo generare un impulso in termini di incremento e miglioramento dell’offerta di beni e attività culturali, della loro produzione e della loro fruizione pubblica, intesa come disponibilità universale e non discriminata.