Le tombe reali della città di Petra, in GiordaniaFoto di Berthold Werner - wikicommons

#Unite4Heritage: firmata collaborazione tra UNESCO e Croce Rossa

Il direttore generale dell’UNESCO Irina Bokova e il Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer hanno firmato un accordo di collaborazione che consentirà alle due organizzazioni di avviare progetti comuni per potenziare la protezione dei beni culturali nei conflitti armati.

“Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è un partner fondamentale dell’UNESCO in situazioni di emergenza nelle quali è della massima importanza proteggere il patrimonio culturale come portatore dell’identità, della dignità e della resilienza dei popoli – ha detto Bokova. -Questa partnership è un’altra testimonianza della crescente consapevolezza globale che la protezione del patrimonio culturale non è solo un’emergenza culturale, ma un vero e proprio imperativo umanitario”.

La firma dell’accordo di partenariato rappresenta una risposta diretta alla strategia per il rafforzamento delle azioni UNESCO a protezione della cultura e promozione del pluralismo culturale adottata dalla 38a Conferenza generale dell’Organizzazione a novembre 2015. Uno degli obiettivi di tale strategia, che ricade nell’ampio bacino delle azioni di #Unite4Heritage, è “integrare la protezione della cultura nelle azioni umanitarie, nelle strategie di sicurezza e nei processi di costruzione della pace, impegnandosi con parti interessate al di fuori del campo culturale”. Recentemente l’Italia e l’UNESCO hanno lanciato la task force dei “caschi blu” della cultura basata sull’esperienza dei Carabinieri italiani in questo campo.

Irina Bokova ha espresso fiducia sull’accordo con la Croce Rossa, che “offre l’opportunità di migliorare la capacità dell’UNESCO di raccogliere informazioni sul campo nelle aree di difficile accesso. Aiuterà anche a costruire competenze tra i funzionari e gli operatori umanitari per l’attuazione della Convenzione dell’Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato e dei suoi due protocolli”.

La recente, ampia e sistematica distruzione e il saccheggio dei siti patrimonio culturale hanno messo in evidenza il forte legame tra le dimensioni culturali e umanitarie di tutela del patrimonio culturale. Gli attacchi contro il patrimonio culturale e la diversità sono anche attacchi contro le persone, i loro diritti e la loro sicurezza. Secondo lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, la deliberata distruzione del patrimonio culturale è un crimine di guerra. Di fronte a queste sfide senza precedenti, vi è la necessità di approcci innovativi per costruire a partire dagli standard giuridici internazionali già esistenti – in particolare la Convenzione del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato – in modo da migliorare la loro effettiva attuazione.

Fonte: www.onuitalia.com