world heritage lab ferrara

Come si comunica in maniera efficace e corretta il valore dei luoghi e dei monumenti del Patrimonio Mondiale UNESCO? Se ne parlerà giovedì 10 e venerdì 11 maggio a Ferrara – città iscritta nella World Heritage List dal 1995 – con ospiti internazionali ed esperti in due giornate di studio e confronto sulle strategie di comunicazione relative ai Siti UNESCO.

La manifestazione, organizzata e promossa dall’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale e realizzata con il supporto del MiBACT e la rete europea delle Associazioni del Patrimonio Mondiale, è stata presentata stamattina in Sala Arazzi, presso il Comune di Ferrara.
Hanno preso parte all’incontro con giornalisti Roberta Fusari, Assessore al Comune di Ferrara con delega all’UNESCO; Ilaria Baraldi, consigliera comunale di Ferrara e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione; Alessandra Tamascelli e Irene Galuppi per il Segretariato dell’Associazione che ha sede a Ferrara dal 2003.

“Ferrara ospita nei prossimi giorni una manifestazione importante sotto tanti punti di vista. Innanzitutto perché saranno presenti in città i rappresentanti delle Associazioni dei Siti del Patrimonio Mondiale di tutta Europa per confrontarsi sul tema della comunicazione del valore del patrimonio culturale – ha spiegato l’Assessore Fusari – ma anche perché Ferrara diventa vetrina delle attività che l’Associazione porta avanti da più di 20 anni e che vedono questa amministrazione impegnata e coinvolta.”

Ilaria Baraldi ha portato i saluti del presidente dell’ Associazione Giacomo Bassi e, coadiuvata da Irene Galuppi e Alessandra Tamascelli, ha raccontato in maniera più diffusa delle attività della stessa Associazione, che riunisce 52 fra amministrazioni, fondazioni ed enti di varia natura che gestiscono i siti del Patrimonio Mondiale.

Focus principale il meeting che si terrà nei prossimi giorni e chi si snoderà in due momenti.

Nel pomeriggio di giovedì 10, presso sala dell’Arengo di Palazzo Municipale, una tavola rotonda a porte chiuse vedrà impegnate le Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale nella preparazione del IV Meeting of European World Heritage Associations – evento in programma a Noto dal 18 al 19 ottobre 2018, già inserito nell’Agenda dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

In particolare, dopo i saluti di benvenuto del Sindaco Tagliani e di Roberta Fusari, Assessore con delega all’UNESCO del Comune di Ferrara, i rappresentanti delle Associazioni europee presenti si confronteranno sul tema “Comunicare il Patrimonio Mondiale – le buone prassi in Europa”. Verranno presentati i progetti di comunicazione dei gestori dei siti del P.M. in Europa e i rappresentanti internazionali discuteranno su quali modalità possono essere replicate con successo all’interno di un panorama eterogeneo come quello europeo.

“Nella giornata di venerdì 11 si terrà invece il convegno “Comunicare – le nuove parole per il Patrimonio Mondiale” che si inserisce nell’ambito del World Heritage LAB. Finanziato con i fondi della Legge 77/06, il LAB si articola lungo un percorso di aggiornamento e confronto dedicato ad operatori e specialisti che si occupano del Patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento agli enti gestori dei siti del Patrimonio Mondiale. – ha spiegato la Tamascelli- Il W.H. Lab di Ferrara sarà quindi occasione di aggiornamento, formazione e confronto sul tema della comunicazione del valore del Patrimonio culturale e – più specificatamente – di quei luoghi e di quei monumenti che sono iscritti nella lista della World Heritage dell’UNESCO.”.

Il convegno è aperto al pubblico, si terrà presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara e sarà aperto al pubblico. Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti di MiBACT, Commissione Italiana per l’UNESCO, ICOMOS, Comune di Ferrara e Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, si alterneranno al leggio dei relatori Carlo Francini, coordinatore scientifico Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Claudio Branca, esperto di Storytelling Strategy e Innovation Manager in Storyfactory ed Erica Zanon, Coordinatrice Ufficio Stampa Fondazione Aquileia. Nel pomeriggio, gli operatori dei siti Patrimonio Mondiale e dei beni culturali avranno l’opportunità di confrontarsi con i relatori nella tavola conclusiva dei lavori, per poter efficacemente mettere a frutto gli input e le suggestioni suggerite dagli esperti.

La due giorni ferrarese sarà anche un’occasione per presentare Ferrara e il suo territorio, ricco in materia di Natura, Storia e Tradizione, ad un pubblico internazionale e altamente specializzato in materia di valorizzazione culturale. Gli ospiti visiteranno il Castello Estense, saranno accolti ad una cena di gala presso la sala dell’Imbarcadero, godere di un
concerto dell’ Ensamble Giovanile del Conservatori di Ferrara e potranno godere degli scorci di Ferrara in visite guidate a loro dedicate.

“La giornata dell’11 maggio sarà un’occasione importante per la nostra Associazione e, in generale, per tutti i siti del Patrimonio Mondiale. Affronteremo un argomento fondamentale quale quello della comunicazione, di come sia necessario comunicare il Patrimonio Mondiale. Ognuno di noi, nel suo specifico ruolo – che sia all’interno dell’Associazione o di Site Manager, ma anche di esperto delle dinamiche dei siti del Patrimonio Mondiale – sappiamo bene come sia difficile far arrivare ai tecnici, agli operatori come ai cittadini a tutti i livelli il giusto senso e giusto valore ala convenzione del 1972. – Dichiarazione di Carlo Francini – coordinatore del comitato scientifico dell’Associazione. – Partiamo dal problema del “tecnichese” – spesso utilizziamo terminologie incomprensibili alla maggior parte delle persone- e finiamo con quello della nostra incapacità di raccontare storie: sono ambiti che richiedono uno sforzo importante e coordinato di tutti noi. Per questo sono contento che parteciperanno al convegno dell’11 esperti di storytelling e comunicazione a 360°, nonché colleghi di realtà internazionali, che apporteranno le loro esperienze.
E’ fondamentale non tradire la convenzione del ’72, che nasce dall’esigenza di creare non solo una lista di bei luoghi ma anche da quella di dare la possibilità di comprendere il valore del Patrimonio culturale mondiale come strumento di costruzione della pace e dialogo fra le culture: questo è un aspetto che purtroppo non viene messo in risalto nella
nostra comunicazione. Per questo, analizzare il significato e la corretta diffusione dell’informazione relativa al valore del Patrimonio Mondiale diventa centrale in tutti gli ambiti di intervento e ricerca, anche e soprattutto – in quello della comunicazione.”