Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità.

Tutti in conchiglia – A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11.oo: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO.

La giornata del 26 giugno è frutto della collaborazione fra Ministero dell’Ambiente, Fondazione Dolomiti UNESCO, Comune di Cortina, Fondazione Cortina 2021 e Regole d’Ampezzo.

#SOSerrai: 1 milione per i Serrai! – Dalle 11.45 via ai progetti messi in campo per questo decennale: sulle Dolomiti, questi primi dieci anni sono stati un “bel tempo”, ma il meteo ha causato anche seri danni, come lo scorso 29 ottobre 2018, quando la tempesta VAIA ha devastato parte del territorio e dell’impianto boschivo. In particolare sono stati la suggestiva forra e la zona dei Serrai di Sottoguda, nel comune di Rocca Pietore, a pagare il prezzo più alto. Questo luogo, oggi completamente inagibile, rappresenta un portale di accesso diretto al sito Dolomiti UNESCO. La gola dei Serrai è un luogo di eccellenza paesaggistica, emblema del Patrimonio, ai piedi della Marmolada (Sistema 2 delle Dolomiti UNESCO), e di forte richiamo turistico internazionale, oltre che essere un percorso inserito negli itinerari accessibili del progetto “Dolomiti accessibili. Un Patrimonio per tutti”.

L’attenzione alla conservazione e alla tutela del Bene, al ripristino e alla difesa dei valori universali che lo contraddistinguono, principi cardine della buona gestione di un Patrimonio mondiale, pone la Fondazione e le Amministrazioni costituenti in prima linea nel recupero delle aree danneggiate, impegnandosi al fianco del Comune di Rocca Pietore per la ricostruzione dei Serrai, anche grazie al crowdfunding ideato e coordinato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO “#SOSerrai: 1 milione per i Serrai!

Campo sentieri– Durante la giornata sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e in particolare al campo sentieri ideato da Fondazione Dolomiti UNESCO e SAT – Società Alpinisti Tridentini e realizzato in stretta collaborazione dai Club Alpini dell’Alto AdigeFriuli Venezia Giulia e Veneto.

Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta di fine ottobre 2018. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti.

Un film di emozioni collettive: Dolomites today – Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto un’intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi. E allora spazio alle Dolomiti di ognuno di noi: per tutta la giornata tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” è stato realizzato in collaborazione con il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un video-racconto collettivo.

Un tempo lontanissimo raccontato con una tecnologia all’avanguardia – Dalle parole scritte a quelle virtuali, le Dolomiti entrano nel nuovo decennio di questo terzo millennio stando al passo con la tecnologia. È in corso di sviluppo un progetto sulla realtà aumentata, dedicato alla complessa geologia che rende uniche al mondo queste montagne. Uno strumento utile ad aiutarci a capire le enormi trasformazioni che hanno portato atolli tropicali di un mare di oltre 200 milioni di anni fa a diventare le montagne più belle del mondo.

Il gusto delle crode – Ampio spazio sarà dato anche ai prodotti della Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti che saranno esposti in una golosa area dedicata, accanto ad un grande buffet aperto al pubblico. L’appuntamento è per pranzo, sempre nel centro di Cortina, di fronte al Museo delle Regole d’Ampezzo con una degustazione a cura degli chef ambassador della Fondazione Cortina2021, che per realizzare i loro piatti avranno a disposizione tutto il sapore delle Dolomiti. C’è la carne dell’azienda bio, ma anche il formaggio di capra; ci sono orzo, farro, idromele e fagioli di alcune cooperative. Il miele e le erbe sono biologiche, mentre nel bicchiere finiscono i vini della zona, che fanno a gara con idromele e liquore barancino. Ecco le Dolomiti nel piatto che aiutano il territorio a fare squadra puntando sulla qualità.