Importante scoperta ieri mattina a Paestum nel corso dei lavori pubblici per il rifacimento della linea elettrica, condotti dalla società Sogea per conto di Enel S.p.a. lungo via Magna Grecia e seguiti dalla Archeoservizi S.a.s., sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino.

Nei pressi di “Porta Aurea”, l’accesso nord della città antica, parzialmente distrutta nel 1829 dall’attuale via Magna Grecia, ex SS 18, sono riemersi parte della pavimentazione e blocchi in calcare locale di uno dei due pilastri su cui poggiava l’arco della porta.
La scoperta va a rinforzare il lavoro di ricerca, restauro e valorizzazione della cinta muraria condotto dal Parco Archeologico di Paestum e Velia nell’ambito dei progetti PON Cultura e Sviluppo che vedono l’investimento di circa 6 milioni di euro per la riqualificazione e riammodernamento dell’area archeologica di Paestum .

“Da circa un anno stiamo lavorando intensamente lungo le mura di Paestum, uno dei complessi difensivi meglio conservati dell’Italia antica, lungo circa 5 km – ha raccontato il direttore, Gabriel Zuchtriegel – I lavori di pulizia e restauro del tratto ovest delle mura ci hanno fatto scoprire un tempietto dorico in una zona periferica della città antica. È il momento di unire tutti i tasselli in un più ampio progetto di valorizzazione della città antica che coinvolga anche le altre istituzioni territoriali, innanzitutto Soprintendenza e Comune, ma anche i colleghi dell’università di Salerno che da tempo stanno portando avanti un progetto di ricerca sulle fortificazioni di Paestum”.

 

Fonte: Parco Archeologico di Paestum