“Per me è un grande onore ricevere questo riconoscimento che va a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato affinché Pompei divenisse una bella storia di riscatto e che riprendesse sui media lo spazio che merita. Quello, ovvero, di una delle meraviglie del mondo non solo per la bellezza del sito ma anche per la sua gestione e valorizzazione”. Queste le parole di ringraziamento del Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha ricevuto stamani le chiavi della città di Pompei. 
“A Pompei è stato fatto un grande lavoro da parte di una squadra di professionisti che con passione hanno saputo dialogare e riscattare un territorio così bello, importante e prezioso. Anche la Corte dei Conti europea ha riconosciuto il buon uso fatto dei fondi pubblici messi a disposizione. Qui s’è creato un metodo, una prassi virtuosa, che dovrà essere esportata in ogni luogo della cultura in Italia”, ha dichiarato il Direttore Generale Musei del MiC Massimo Osanna che ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune campano.
LE MOTIVAZIONI
Al Ministro della Cultura Dario Franceschini – Per altissimi meriti civili e culturali nella guida del Ministero dei Beni Culturali, oggi della Cultura. Per il sostegno assicurato al Grande Progetto Pompei che ha cambiato il volto del sito archeologico. Per aver indicato Pompei quale modello di intervento sul patrimonio culturale, individuandola come storia di rinascita e di riscatto. Per aver posto l’area archeologica di Pompei all’attenzione nazionale e internazionale. Per aver assicurato nell’azione di governo da Ministro della cultura più longevo del nostro Paese costante attenzione e generosa dedizione a Pompei – sito Unesco – promuovendone la tutela e la valorizzazione ai massimi livelli. Di aver dotato il Paese di riforme essenziali allo sviluppo dei Beni Culturali con indubbie ricadute positive su Pompei e sull’intera area vesuviana.  
Al Direttore Generale Musei Massimo Osanna – Per l’attività istituzionale e scientifica svolta dal 2014 al 2020 alla guida della Sovrintendenza e poi al Parco Archeologico di Pompei.  Nell’azione di tutela, studio, ricerca, valorizzazione del patrimonio archeologico vesuviano. Nell’opera di promozione di iniziative culturali ed eventi artistici di rilevanza internazionale che hanno contribuito a rafforzare il legame tra gli scavi e le città moderna. Nella scelta di puntare sui giovani e sull’innovazione. Nella gestione e nella riorganizzazione della complessa macchina amministrativa degli uffici ministeriali. Nella difesa dei principi di legalità e trasparenza della pubblica amministrazione. Nell’attuazione del Grande Progetto Pompei che è diventato un modello di gestione per gli interventi europei nel settore dei beni culturali e infine nella creazione che hanno determinato un rinnovato interesse turistico per la città e il suo patrimonio archeologico. 
 Fonte:   Ufficio stampa e comunicazione MiC