Boldini Ferrara-PechinoBoldini Ferrara-Pechino

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini,  arrivato in Cina con il nuovo volo diretto Alitalia Roma-Pechino, ha incontrato nella mattinata il Ministro del turismo cinese,  Li Jinzao. Con il suo omologo, Franceschini ha approfondito le importanti opportunità turistiche che il nostro Paese offre in termini di cultura, storia e natura e ha illustrato il programma “China friendly”, ideato per adattare maggiormente l’offerta turistica italiana al pubblico cinese e aumentare le mete di viaggio anche prevedendo forme di gemellaggio tra città, musei e siti Unesco. 

I due Ministri hanno inoltre discusso delle opportunità di cooperazione bilaterale offerte dalla politica della “via della seta” di Pechino e di possibili forme di collaborazione tra le Regioni italiane e le Province cinesi, sulla base della positiva esperienza maturata nel corso di Expo Milano.

La prima giornata del Ministro a Pechino è proseguita poi con una visita al Museo Nazionale di Cina che ospita dallo scorso marzo con grande successo la mostra “Gloria di luce e colore, quattro secoli di pittura a Venezia”.  Quest’ultima abbraccia un arco di quattro secoli – dal Rinascimento al Settecento- e presenta al pubblico cinese la manifestazione più alta e più tipica della cultura veneziana di quel periodo, la pittura.

La promozione dell’arte italiana è stata al centro anche del pomeriggio. Il Ministro Franceschini ha inaugurato infatti presso il World Art Museum di Pechino la prima mostra in Cina dedicata al pittore ferrarese Giovanni Boldini. L’esposizione, dal titolo “Boldini, maestro della belle epoque”, si compone di 54 opere provenienti da diversi musei italiani, di cui (37 opere) messe a disposizione dalla Galleria di Arte Moderna e contemporanea di Ferrara-Museo Boldini. Le opere in mostra illustrano il percorso creativo dell’artista dalla fondamentale esperienza fiorentina fino alla lunga e sfaccettata stagione francese. Ad accompagnare i suoi capolavori, è stata fatta una selezione accurata di opere celebri dei principali protagonisti italiani di quella stagione che, come Boldini, elessero Parigi a patria ideale della modernità e dell’avanguardia figurativa, da Giuseppe de Nittis a Federico Zandomeneghi, da Paolo Troubetzkoy a Vittorio Corcos.  

 “Con l’ inaugurazione della mostra  antologica su Boldini e il suo tempo – ha dichiarato il ministro Franceschini –  il China World Art Museum si propone come il palcoscenico ideale  in cui inserire il nucleo costitutivo delle oltre 40 opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna  di Ferrara, offrendo una grande occasione per promuovere presso il pubblico cinese quel patrimonio diffuso che rende l’Italia unica e meritevole di essere conosciuta e visitata a fondo”. 

La giornata si è conclusa infine con la partecipazione del Ministro all’evento organizzato da Alitalia, presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino, per la promozione del nuovo volo diretto inaugurato ieri dallo stesso Ministro.

Scheda di approfondimento – Boldini, maestro della belle époque 

Il China World Art Museum accoglie, sin dalla sua fondazione nel 2006, importanti esposizioni italiane realizzate in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e ha realizzato tra l’altro  in Cina la prima Mostra sul Rinascimento italiano, con un enorme successo di pubblico. Il MiBACT ha siglato nel 2006 e rinnovato nel 2011 un accordo di collaborazione con il China World Art Museum, finalizzato alla promozione e diffusione dell’arte e della cultura italiana.

Dal 20 luglio al 9 ottobre 2016 verrà presentata per la prima volta nella Repubblica Popolare Cinese una mostra dedicata a Giovanni Boldini. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il China World Art Museum di Pechino, la Fondazione Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

La rassegna consentirà al pubblico cinese di ripercorrere l’intera parabola creativa dell’artista: dalle prove nella Firenze dei Macchiaioli alla produzione successiva all’approdo nella Parigi degli impressionisti sino alle icone della ritrattistica che sanciscono l’affermazione della cifra stilistica con cui egli si è imposto sulla scena internazionale.

La mostra comprende 54 opere di cui 37 provenienti dalla Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara- Museo Boldini. Le altre da diversi musei italiani nazionali e civici (tra i quali la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi di Firenze; la Galleria Nazionale di Parma; la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma-; la Pinacoteca civica “Giuseppe De Nittis” di Barletta; i Musei Civici, Collezione Morone di Pavia).

Fonte: MiBACT