E’ in corso negli Ateliers des Capucins di Brest, in Francia, la Conferenza internazionale sul patrimonio culturale subacqueo organizzata dall’UNESCO e dal governo francese. 

Tema della due-giorni di lavori sfide per proteggere e valorizzare le testimonianze inestimabili della storia dell’umanità e del suo rapporto con l’oceano conservate in fondo al mare.

La mobilitazione della scienza per la conservazione dei siti, la regolamentazione delle attività marine e le sfide del turismo e dell’aspetto sono alcune delle questioni all’ordine del giorno della Conferenza, che mira a promuovere la cooperazione internazionale nella protezione del patrimonio subacqueo.
Durante l’evento, il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay e il ministro francese per l’Europa e gli affari esteri, Jean Yves Le Drian, lanceranno un appello per il patrimonio subacqueo, alla presenza di numerosi esperti provenienti da tutto il mondo.
Tra i relatori degni di nota: Michel L’Hour, direttore del dipartimento di ricerca archeologica marina e subacquea (Francia), che sta conducendo ricerche sui relitti della Cordelière e del Regent di Brest; Helena Barba Meinecke dell’Istituto nazionale di archeologia e storia (Messico); Dolores Elkin dell’Istituto nazionale di antropologia e pensiero dell’America latina (Argentina); Christophe Delaere, professore presso l’Università cattolica di Louvain (Belgio), che sta lavorando al progetto del museo sottomarino del Lago Titicaca (vedi programma).

La Conferenza internazionale sarà seguita dalla settima assemblea degli Stati membri della Convenzione del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo del 20 e 21 giugno presso la sede dell’UNESCO a Parigi. Essa riunirà tutti i principali attori coinvolti nell’attuazione della Convenzione, che esamineranno in particolare esempi delle migliori pratiche in materia di conservazione del patrimonio culturale sottomarino.
La Convenzione del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo è stata adottata nel 2001 e ratificata da 61 Stati parte fino ad oggi. Ha lo scopo di aiutare gli Stati a migliorare la protezione del patrimonio subacqueo. La conferenza fa parte del decennio delle scienze oceaniche delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (2021-2030), che sta mobilitando attori globali per la salvaguardia dell’oceano, delle sue risorse e dei suoi resti.