“Nel giorno del Dantedì il Comitato Nazionale per il settecentenario dantesco ha deciso di destinare una borsa di studio annuale a un dantista ucraino, individuandolo tra le intellettuali e gli intellettuali in fuga dal conflitto verso i paesi europei. Nella giornata in cui si ricorda uno dei maggiori poeti dell’esilio dell’umanità, è opportuno provvedere al lavoro creativo e di ricerca di chi ha dedicato la propria esistenza alla vita e alle opere di Dante e oggi è costretto a sua volta all’esilio a causa di una guerra”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell’apprendere della decisione del Comitato per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presieduto dal professor Carlo Ossola.
Questa iniziativa si aggiunge alle tante manifestazioni di solidarietà realizzate dal MiC sin dal primo giorno del conflitto, quando il Colosseo fu illuminato dei colori della bandiera ucraina dando l’avvio alla campagna digitale “la cultura unisce il mondo” che, sotto gli hashtag #cultureunitestheworld e #museumsagainstwar unisce musei, soprintendenze, archivi e biblioteche nel condividere immagini significative sulle devastazioni della guerra o, al contrario, sull’armonia del tempo di pace. Alla campagna hanno presto aderito numerosi musei stranieri, quali il Musée d’Orsay e il Museo dell’Orangerie di Parigi, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, il Central Museum di Utrecht e molti altri in diversi paesi europei. La prosecuzione del conflitto, con le distruzioni e i milioni di civili in fuga verso la UE, ha portato a ulteriori gesti di solidarietà del MiC: l’impegno alla ricostruzione del Teatro di Mariupol, devastato dalle bombe, e la destinazione di due milioni di euro alle fondazioni liriche e alle principali istituzioni culturali italiane per realizzare programmi di residenza per le artiste e gli artisti ucraini rifugiati. 
Fonte: Ufficio Stampa MiC