ART BONUS FERRARA

La città di Ferrara ha approvato il “nuovo Regolamento per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale” che prevede divieti e limitazioni di aperture di negozi di mobili, telefoni, compro oro, market che non siano compatibili con la salvaguardia del centro storico Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il regolamento, lungamente discusso con le associazioni di categoria, segue le linee guida del bando “anti-market” varato già da tempo a Firenze ma le prescrizioni previste sono state inserite all’interno degli strumenti urbanistici, il che le blinda un po’ di più.

La delibera divide la città dentro le Mura in due aree diverse: il cuore del centro storico Patrimonio Mondiale – che vede limitazioni più stringenti – e l’area UNESCO dentro le mura. Nella prima zona sarà vietato per tre anni di aprire o trasferire attività di distributori automatici, phone center, lavanderie a gettone, compro oro e merci ingombranti (aio, moto, barche, materiali per l’edilizi, legnami, mobili) ma anche l’apertura al piano terra di attività con vetrine, come quelle degli sportelli bancari, assicurazioni e negozi di e-commerce. Contrariamente a Firenze, non c’è il divieto di aprire market “etnici e/o italiani” ma si introducono forti limitazioni alla vendita di alcolici. Fuori dal “cuore UNESCO” varrano le stesse limitazioni, fatta eccezione quelle per le vetrine fronte strada.

Le norme dovrebbero adesso passare in Consiglio Comunale il 25 marzo ed essere immediatamente eseguibili. Avranno una durata sperimentale di tre anni, come pattuito con la Regione Emilia Romagna, al termine dei quali l’Amministrazione dovrà valutare i risultati ottenuti.