Sin dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo tenutasi nel 1992 a Rio de Janeiro all’educazione è stato riconosciuto un ruolo di primaria importanza nel favorire lo sviluppo sostenibile. Tra il 2005 e il 2014 le Nazioni Unite hanno dato vita al Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile , chiedendo ai Governi di integrare i principi della sostenibilità nei loro sistemi educativi. Al decennio ha fatto seguito il Programma quinquennale di Azione Globale (Global Action Programme-GAP) sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (2015-2019) , lanciato con la Conferenza Mondiale dell’Unesco di Aichi-Nagoya, in Giappone durante la quale è stata adottata una specifica Dichiarazione sulla forza trasformativa dell’educazione e della conoscenza e sull’importanza del pensiero sistemico, analitico e creativo per comprendere e affrontare le interconnesse sfide globali della sostenibilità. In questo quinquennio sono state svolte oltre 1.400 iniziative che hanno coinvolto 151.000 scuole, 26 milioni di studenti, 2 milioni di educatori e 48.000 istituti di formazione degli insegnanti.

Tra il 2016 e il 2018 l’Unesco ha organizzato 4 simposi in Brasile, Germania, Giappone e Sud Africa per definire le nuove linee d’azione a partire dal 2020, che avrebbero dovuto essere presentate nel maggio del 2020 a Berlino nella Conferenza Mondiale dell’Unesco sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. L’evento non ha potuto aver luogo a causa dell’emergenza pandemica e per questo l’Unesco ha lanciato la sua nuova iniziativa “Education for Sustainable Development a Roadmap – ESD 2030” con una serie di incontri regionali telematici, tra cui quello per l’Europa e il Nord America che si è tenuto il primo dicembre 2020 alla presenza della Vice Direttrice Generale dell’Unesco per l’Educazione, Stefania Giannini.

La nuova iniziativa è stata presentata, questa volta su scala globale, nella Conferenza Mondiale Unesco di Berlino del 17-19 maggio 2021 in formato virtuale, alla quale ha partecipato anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Durante i lavori, ai quali hanno partecipato anche esponenti dei settori dell’educazione e dello sviluppo sostenibile, è stata ribadita la necessità di incrementare a livello globale la consapevolezza del ruolo cruciale dell’educazione nel favorire il raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile ed è stata adottata la Dichiarazione di Berlino sull’Educazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Nell’ambito di questo impegno dell’UNESCO è stato pubblicato il documento ESD 2030  a roadmap, di cui la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha pubblicato la traduzione in italiano. Qui di seguito la prefazione a cura della Vice Direttrice Generale dell’Unesco per l’Educazione, Stefania Giannini e la sintesi dei contenuti:

 

“La pandemia COVID-19 che si è diffusa in tutto il pianeta nel 2020 non è solo una crisi sanitaria globale. È una crisi che colpisce ogni aspetto della nostra vita e che ha rivalutato la fragilità della nostra interdipendenza con la natura. Abbiamo imparato che quando le foreste vengono distrutte, non solo gli animali selvatici vengono messi in pericolo e gli ecosistemi indeboliti, ma anche gli esseri umani vengono esposti ad agenti infettivi sconosciuti che possono minacciare le loro vite.

La temperatura media globale della terra è aumentata di circa 1° C dalla fine del XIX secolo, con il verificarsi della maggior parte del riscaldamento negli ultimi trentacinque anni. Il rapporto 2019 sulla biodiversità della Piattaforma Intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici – IPBES ha avvertito che un milione di specie sono a rischio di estinzione e che una tale perdita e una mancata conservazione degli ecosistemi avranno effetti catastrofici sulle persone e natura. Con la popolazione mondiale destinata a salire da 7,7 miliardi a 9,7 miliardi entro il 2050 e le risorse naturali minacciate a causa delle attività umane, dobbiamo affrontare nientemeno che una battaglia per le nostre vite, secondo le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres.

Per la nostra stessa sopravvivenza, dobbiamo imparare a vivere insieme in modo sostenibile su questo pianeta. Dobbiamo cambiare il modo in cui pensiamo e agiamo come individui e società. Quindi, a sua volta, l’istruzione deve cambiare per creare un mondo pacifico e sostenibile per la sopravvivenza e la prosperità delle generazioni attuali e future.

L’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD) è nata dalla necessità di un’istruzione per affrontare le crescenti sfide della sostenibilità. ESD impiega una pedagogia innovativa orientata all’azione per consentire agli studenti di sviluppare conoscenza e consapevolezza e agire per trasformare la società in una società più sostenibile.

Basandosi sul Decennio delle Nazioni Unite sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (2005-2014) e sul Programma di Azione Globale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (2015-2019), un nuovo quadro, ESD per il 2030, è stato adottato dal 206° Comitato esecutivo dell’UNESCO e dalla 40° Conferenza generale dell’UNESCO e riconosciuto dalla 74° Assemblea generale delle Nazioni Unite

L’ESD per il 2030 si basa sul Programma d’Azione Globale (GAP) che mirava a riorientare e rafforzare l’istruzione e l’apprendimento per contribuire a tutte le attività che promuovono lo sviluppo sostenibile. Pone una maggiore attenzione al contributo centrale dell’istruzione al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS). L’ESD per il 2030 contribuisce direttamente all’OSS 4 sull’istruzione di qualità e inclusiva, in particolare l’obiettivo 4.7, così come a tutti gli altri OSS, per fornire un’istruzione stimolante che metta al centro la responsabilità per il futuro. Per sbloccare azioni concrete per il cambiamento, questa tabella di marcia identifica aree di lavoro e interventi specifici che possono essere sviluppati e supportati dagli Stati Membri e dalle parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile e i partner per lo sviluppo a livello regionale e globale. L’ESD 2030 arriva all’inizio del Decennio di Azione per accelerare i progressi verso tutti gli OSS. Ora è il momento per ogni sistema educativo di guidare la trasformazione necessaria per impostare il nostro mondo su una rotta più giusta e sostenibile, perché il nostro futuro comune dipende dalle nostre azioni presenti”.

 

Fonte: Commissiona Nazionale Italiana per UNESCO