Sabato 26 e domenica 27 settembre si celebrano in Italia le Giornate Europee del Patrimonio –European Heritage Days, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Visite guidate, aperture straordinarie, iniziative digitali saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali, cui si accederà con orari e costi ordinari. Inoltre, sabato sono previste aperture serali dei musei con ingresso al costo simbolico di 1 euro.

Ogni istituto darà comunicazione circa le norme di sicurezza e le modalità di fruizione adottate al fine di garantire la tutela della salute del personale e per i visitatori e in particolare per evitare assembramenti e assicurare il distanziamento sociale, secondo la normativa e le disposizioni vigenti al momento della realizzazione delle iniziative.

“Imparare per la vita” è lo slogan scelto dal MiBACT, prendendo spunto da quello proposto dal Consiglio d’Europa “Heritage and Education – Learning for Life”, per richiamare i benefici che derivano dalla esperienza culturale e dalla trasmissione delle conoscenze nella moderna società.

La proposta, infatti, è quella di riflettere sul ruolo che la formazione ha avuto, e continua ad avere, nel passaggio di informazioni, conoscenze e competenze alle nuove generazioni, e sul valore che il sapere tradizionale può assumere in rapporto alle inedite sfide del presente e al crescente peso della moderna tecnologia. E ciò tenendo conto tanto degli elementi di intrinseca specificità dei diversi contesti territoriali quanto dell’importanza che saperi, tradizioni, esperienze locali hanno avuto, a vario livello, nella creazione di un patrimonio culturale riconosciuto e condiviso.

In questa prospettiva i luoghi della cultura sono chiamati a giocare un ruolo di primo piano, essendo il patrimonio storico-artistico veicolo di conoscenza del passato, di riflessione sull’attualità, di ispirazione per il futuro. Particolare significato assumono le iniziative proposte dai musei sulla base di un percorso condiviso con le comunità e gli enti depositari delle tradizioni e dei saperi locali, ma anche le attività organizzate in sinergia con le scuole e le università, volte a costruire un nuovo racconto museale che tenga conto delle attuali esigenze formative e, al contempo, delle istanze di conoscenza espresse dalle nuove generazioni.