Direzione regionale Musei Piemonte mette a valore le collezioni straordinarie che si celano nei depositi dei musei del territorio: oggetti di raffinata bellezza, pregiati elementi decorativi, dipinti di notevole fattura, fotografie d’epoca e ricordi di viaggio che solitamente  restano celati al pubblico e che, invece, grazie al progetto Sleeping Beauty, promosso e finanziato dalla Direzione Generale Musei del MiBACT, ricominceranno a raccontare le loro storie a chi vorrà ascoltarle e raccoglierle.

Nell’anno 2020 l’assegnazione  di un fondo di 40.000 euro ha infatti permesso di elaborare un articolato piano di interventi che coinvolge opere custodite nei depositi di Palazzo Carignano, Villa della Regina, Castello di Agliè e Castello di Racconigi. Tra porzioni di apparati decorativi, una tela di grande formato, armi e manufatti etnografici, si tratta di oltre 180 pezzi, a cui si aggiungono album di fotografie che riuniscono quasi 700 immagini. Le opere selezionate compongono infatti un corpus particolarmente interessante e significativo, eterogeneo per materiali, tecniche esecutive, datazione e ambito di provenienza geografica, senza dubbio rappresentativo della realtà multiforme che caratterizza il patrimonio gestito dalla Direzione regionale Musei. 

Una prima fase del progetto ha visto una serie di interventi conservativi su materiali scelti, elaborati ed eseguiti sotto la direzione dello staff che opera nel Laboratorio di restauro di Palazzo Carignano; attualmente sono in fase di studio le attività per far conoscere l’unicità e la bellezza di queste opere, di fatto inedite per il pubblico, non essendo state incluse sinora nei consueti percorsi di visita, ma in gran parte poco note anche agli addetti ai lavori. Compatibilmente con l’evolversi del quadro epidemiologico, nelle sedi museali sono previsti incontri, mostre, visite tematiche e occasioni di approfondimento, in parallelo a conferenze in streaming. 

“Questo progetto che mi trovo a ereditare dalle gestioni precedenti – ha spiegato la direttrice Elena De Filippis – non solo segna una continuità significativa con ambiti e interessi che hanno caratterizzato il mio percorso professionale, ma incontra anche propositi maturati nell’assumere questo incarico. L’importanza delle operazioni conservative e la programmazione degli interventi si coniugano infatti con l’opportunità di ampliare l’offerta culturale, introducendo nei circuiti della fruizione le opere così liberate dal limbo del patrimonio nascosto. Un’occasione preziosa per mostrare la punta di un iceberg, quella dell’universo vasto e articolato delle collezioni in deposito, e portare all’attenzione del pubblico la straordinaria ricchezza che popola i musei oltre gli spazi riservati alla visita”. 

 

Fonte: Direzione regionale Musei del Piemonte

SOLUZIONE QUIZ! Si tratta di bordure di papiers peints avvolte su rotoli realizzati con cartone per la conservazione (ogni rotolo è numerato con riferimento a una scheda contenente la riproduzione del modulo decorativo, la consistenza dei multipli presenti e le misure), Castello di Agliè