Istituito nel 2016, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei comprende i principali siti e monumenti archeologici del territorio flegreo, in provincia di Napoli, (Guarda mappa >>) che costituisce un contesto singolare per storia, natura, paesaggio, caratterizzato da un’attività vulcanica intensa e inesauribile che si manifesta in molteplici forme: bradisismo, vapori termali, sorgenti d’acqua, fumarole e un elevato numero di vulcani attivi.

Questo territorio ha avuto un ruolo centrale nella storia, dall’Antichità Classica sino a tempi recenti: nei Campi Flegrei sono ambientati alcuni dei più importanti miti antichi, la Gigantomachia, la Sibilla cumana, la porta degli Inferi nell’Averno, ed è teatro di avvenimenti storici di grande rilevanza. Qui sorge in età arcaica la prima colonia greca del Mediterraneo Occidentale, Cuma, e in età romana il più importante porto commerciale dell’Urbe, Puteoli, oltre alla fama ineguagliata di Baia, località prediletta per la villeggiatura della nobiltà romana e poi sede del palatium imperiale.

Questa atmosfera ricca di storia e di archeologia che emerge a ogni passo percorrendo i Campi Flegrei e si fonde con la natura e con lo splendido mare, ne fa un luogo davvero speciale, da custodire con la massima cura.

Questo il ruolo del Parco Archeologico dei Campi Flegrei: salvaguardare il patrimonio e contribuire alla valorizzazione dei tanti siti e monumenti che costellano il territorio, integrandoli in un unico grande parco diffuso.

 I 25 siti assegnati al Parco Archeologico dei Campi Flegrei (grazie al DM del 9 aprile 2016) sono:

  • Anfiteatro di Cuma — Bacoli (Napoli)
  • Anfiteatro di Liternum — Giugliano in Campania (Napoli)
  • Anfiteatro Flavio, Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Cento Camerelle, Bauli – Bacoli (Napoli)
  • Grotta della Dragonara, Misenum – Bacoli (Napoli)
  • Grotta di Cocceio – Pozzuoli (Napoli)
  • Ipogei del Fondo Caiazzo, settore della necropoli di Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia – Bacoli (Napoli)
  • Necropoli c.d. di San Vito, settore della necropoli di Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Necropoli di Cappella, Misenum – Monte di Procida (Napoli)
  • Necropoli di Via Celle, settore della necropoli di Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Parco Archeologico delle Terme di Baia – Bacoli (Napoli)
  • Parco Archeologico di Cuma – Pozzuoli (Napoli)
  • Parco Archeologico di Liternum – Giugliano in Campania (Napoli)
  • Parco Archeologico Sommerso di Baia – Bacoli (Napoli)
  • Parco Monumentale di Baia – Bacoli (Napoli)
  • Piscina Mirabilis, Misenum – Bacoli (Napoli)
  • Sacello degli Augustali, Misenum – Bacoli (Napoli)
  • Stadio di Antonino Pio, Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Teatro Romano, Misenum – Bacoli (Napoli)
  • Tempio c.d. di Diana, Baia – Bacoli (Napoli)
  • Tempio c.d. di Venere, Baia – Bacoli (Napoli)
  • Tempio c.d. di Apollo, lago d’Averno – Pozzuoli (Napoli)
  • Tempio c.d. di Serapide, Puteoli – Pozzuoli (Napoli)
  • Tomba c.d. di Agrippina, Bauli – Bacoli (Napoli)

Il Parco è protagonista di un processo innovativo di  partecipazione attiva degli stakeholder attraverso uno sperimentale progetto di partenariato pubblico-privato: sono stati pubblicati a ottobre scorso gli avvisi pubblici di manifestazione di interesse per la valorizzazione del cosiddetto Tempio di Serapide di Pozzuoli e della Piscina Mirabilis di Bacoli.  Il Parco archeologico dei Campi Flegrei ha infatti invitato gli operatori economici e enti del terzo settore a candidarsi per la sottoscrizione di un accordo di partenariato per aumentare l’offerta turistico culturale e al tempo stesso favorire la crescita sociale e economica del territorio.

Nel contempo, nelle giornate di 8,9,10 novembre al Castello aragonese si sono tenuti i laboratori de “Il Parco delle Idee”, organizzato e promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze Sociali. Nel corso delle tre giornate di lavori si è tenuta una “maratona delle idee”, che ha visto partecipare 136 persone che hanno prodotto 80 idee candidate, trasformate in 8 progetti di rete. Questi verranno inseriti  nella costruzione del piano strategico del Parco, secondo un processo d’innovazione metodologica che ha consentito una sperimentazione ispirata al modello di progettazione partecipata attiva e fattiva.

Fra le azioni che verranno realizzate nei prossimi mesi spicca la creazione di una App “Letteraria”, che porti i fruitori del parco a viverlo come luogo di esperienze e memoria, progetto di realtà aumentata e visite immersive, il progetto Daidalos e la creazione di un archivio digitale condiviso.

Obiettivi delle Piano del Parco sono la ricerca e la conservazione per la migliore conoscenza del patrimonio culturale, l’implementazione dell’accessibilità e della fruizione dei beni, la connessione fra le diverse componenti del Parco archeologico, nonché fra il Parco e il territorio locale.