Il Coordinamento Sito Patrimonio Mondiale UNESCO di Modena è da sempre attento e attivi rispetto al tema dell’accessibilità e dell’inclusione. Il sito riconosciuto nel 1997 Patrimonio dell’Umanità è composto dalla Cattedrale di Modena, la Torre Ghirlandina e Piazza Grande: data la particolare conformazione stessa del sito, infatti, il processo di accessibilità non è affatto semplice da condurre.

Di sicuro, però, il Coordinamento di Enti che gestisce il sito, che vede lavorare assieme il Comune di Modena, la Direzione dei Musei Civici, Cattedrale di Modena, la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia con l’Arcidiocesi di Modena e Nonantola – Basilica Metropolitana della Cattedrale e il Segretariato Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, ha colto a pieno il messaggio del Centro del Patrimonio Mondiale, per il quale quest’ultimo è per tutti e di tutti.

In questa ottica, le questioni relative al processo di accessibilità non sono state affrontate come corollario delle attività di gestione del sito ma ne fanno parte integrante, secondo le linee guida UNESCO, tanto da essere un capitolo della revisione del Piano di gestione del sito 2018-2020, nel quale le attività stesse vengono progettate per essere inclusive, ad ogni livello possibile, e per portare ad un maggiore indice di accessibilità delle componenti del sito. 

Come leggiamo nell’introduzione al Piano, con l’adozione dell’aggiornamento 2018-2020 da parte del Comune di Modena si era dato avvio ufficialmente alla terza fase di una programmazione concertata che da oltre dieci anni vede collaborare i diversi enti coinvolti nella gestione del Sito che, sebbene tra i meno estesi territorialmente, corrisponde al vero cuore pulsante della città, amato dai modenesi e molto apprezzato dai visitatori. La programmazione ed il monitoraggio congiunti hanno permesso di conseguire finora risultati importanti, sia sul piano della tutela che su quello della valorizzazione culturale e turistica, che vede la riqualificazione e ampliamento dei Musei del Duomo attraverso un’ambiziosa progettazione museografica che integrerà entro il 2020 il percorso espositivo dei Musei del Duomo con un nuovo percorso dedicato alla storia del complesso riconosciuto dall’UNESCO. 

L’articolazione del Piano di Gestione 2018-2020 introduce una unica sezione tematica “Sviluppo e gestione del turismo; Partecipazione e accessibilità”, al cui interno troviamo la scheda di azione “ 6.2 PER UN SITO SENZA BARRIERE”, che testimonia una vision del Sito PatrimonioMondiale nel quale l’inclusione delle persone con disabilità non è un tema posticcio ma un approccio sistemico in una progettazione dall’impianto fortemente olistico.

Soggetto responsabile di questa azione è il Coordinamento Sito UNESCO e le attività sono state spalmate su di un arco temporale  medio (1-3 anni). Obiettivo del progetto complessivo è rendere il Sito modenese maggiormente accessibile sia per i cittadini che per i turisti, agevolando la fruizione del complesso monumentale e di consentire la partecipazione agli eventi anche agli utenti con difficoltà motorie, ma non solo.  

Punto di partenza è  la realizzazione di un nuovo camminamento in lastre naturali sul lato meridionale di Piazza Grande che colleghi l’area pedonale di via Castellaro con quella di Corso Duomo.  L’attuale pavimentazione in ciottoli di fiume non consente infatti la percorrenza della Piazza da parte di chi non cammina autonomamente. Altro target è quello di offrire esperienze di vista e di conoscenza alternative, che permettano la fruizione multisensoriale del patrimonio architettonico, mettendo “a valore”  i rilievi laser 3D delle sculture realizzati per scopi scientifici e conservativi ai fini della divulgazione. Per quanto riguarda il percorso tattile A portata di mano inaugurato nel 2017, nel più vasto ambito della riqualificazione dei Musei del Duomo, l’obiettivo finale è quello di integrare il più possibile la dimensione visiva con quella tattile così come accade in altri importanti Musei recentemente allestiti.