Canti Sardi UNESCOFoto di Rafael Brix

Si è insediato ieri,  lunedì 17 gennaio 2022, presso il Ministero della Cultura, l’Osservatorio Nazionale per il Patrimonio Immateriale UNESCO, organismo a carattere consultivo composto da rappresentanti dello stesso Ministero della Cultura, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero per la Transizione Ecologica, dal Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (CNIU), da rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni e Province autonome, da un esponente dell’ISTAT e da referenti degli Elementi italiani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Alla riunione di avvio ha partecipato la Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, che si è complimentata per l’iniziativa, sottolineando l’importanza e il valore del patrimonio culturale immateriale italiano, soprattutto in questo periodo di pandemia, e ha assicurato il sostegno delle istituzioni alle comunità interessate.

Dopo il saluto introduttivo della Sottosegretaria, è stata  descritta la funzione dell’Osservatorio che “favorisce la più ampia comprensione dell’importanza del patrimonio culturale immateriale in quanto fattore principale della diversità culturale e garanzia dello sviluppo e della valorizzazione del dialogo interculturale”, attraverso la raccolta, elaborazione e analisi dei dati (che confluiranno in un’apposita banca dati) concernenti gli Elementi già iscritti, confrontandosi anche con altri Osservatori a carattere regionale, nazionale e internazionale.

Il Segretario Generale della CNIU Enrico Vicenti, nell’esprimere la sua soddisfazione per la nascita dell’Osservatorio, ha auspicato l’avvio di una collaborazione costruttiva tra i 15 Elementi finora iscritti alla Lista del Patrimonio Immateriale, sul tipo di quella già esistente per i siti del Patrimonio Mondiale (Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale). Nel ribadire poi l’importanza del “Fattore  Educazione” (che deve essere equa, inclusiva e permanente, Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite), vero filo conduttore delle diverse iniziative dell’UNESCO, ha sollecitato una possibile connessione e  integrazione degli Elementi del Patrimonio Immateriale con programmi UNESCO come le Città Creative, le Learning Cities, l’Uomo e la Biosfera e i Geoparchi.

 

Fonte: Commissione Nazionale Italiana per UNESCO