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E’ stato presentato stamattina il “Libro Bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021). Idee, riflessioni e strategie per la ripartenza dopo la pandemia”. L’incontro, organizzato dal Centro per il libro e la lettura e  moderato da Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera, ha visto personalità legate al mondo della cultura confrontarsi sulla situazione dell’editoria, costretta al cambiamento da oltre un anno ma anche penalizzata dall’indice di lettura più basso fra tutti i paesi europei (Italia 61%, Spagna 68%, Germania 69%, UK 86%, 92%).
Tra i dati contenuti nel Libro bianco, spiccano il notevole aumento della platea di lettori di ebook (dal 20% al 32% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, contando sia chi legge solo ebook, sia chi li alterna ai libri di carta), il decollo del comparto degli audiolibri, l’impetuoso sviluppo del prestito bibliotecario digitale (+250% durante il primo lockdown, +103% a dicembre 2020), oltre a tutta una serie di innovazioni tecnologiche che si sono innestate a vari livelli della filiera editoriale: dallo sviluppo di piattaforme di scambio di diritti che hanno sopperito alla chiusura delle principali fiere professionali internazionali a quello di piattaforme didattiche scolastiche e universitarie per la didattica a distanza.
Il Libro bBianco è stato realizzato dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con Aie e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SCARICALO QUI >>
“I libri e la lettura sono beni essenziali e irrinunciabili e credo che il dato sulla crescita della vendita di libri a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno non sia episodico ma strutturale. Anche perché questa crescita non è comune a tutti i Paesi ma è una particolarità italiana” così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini nel corso del suo intervento all’evento online organizzato dal Cepell.
“Continueremo a sostenere il libro – ha aggiunto il Ministro – lo abbiamo fatto durante l’emergenza con risorse significative per l’intera filiera e abbiamo ottenuto una misura che ha un importante valore materiale e di filosofia e cioè che anche nelle zone rosse le librerie sono rimaste aperte come gli altri servizi essenziali. È un riconoscimento che ha avuto effetti positivi in termini di vendita e che ha dato un messaggio molto chiaro al Paese: il libro e la lettura sono beni essenziali, irrinunciabili”. 
 “Contemporaneamente – ha continuato il Ministro – abbiamo introdotto una norma nuova, apprezzata anche nel resto d’Europa, che ha previsto 30 milioni di euro per l’acquisto di libri da parte delle biblioteche statali vincolando gli acquisti dalle librerie del territorio. È una norma che fa comprendere che si tratta della stessa filiera e che vorrei non restasse legata soltanto all’emergenza. Infine – ha concluso Franceschini – abbiamo insediato al Ministero il tavolo per scrivere entro la fine della legislatura una legge, che si integra su quelle già approvate e già in vigore, per aiutare il libro e tutta le professionalità della filiera, come avviene nel cinema”.
FONTE: CEPELL/UFF. STAMPA MIC