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Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura – ha svelato i suoi primi “assi nella manica”. Dagli Heritage Games de Il vagabondo alla “Music for Matera” di Friedric Haas ma anche tecnologie, temi a sfondo sociale, workshop e un ottime spirito di provocazione: sono questi i primi indizi dei 27 progetti di Open Future, il lungo programma di Matera 2019, presentato sabato a 365 giorni dall’inaugurazione del lungo anno della Cultura nel capoluogo lucano.

Voluta dal direttore Paolo Verri, la presentazione è stata occasione per ricordare che il programma completo prevede 50 eventi – uno alla settimana – e che quelli che non sono ancora stati presentati verranno anticipati a giugno a Roma e Bruxelle. Tutti gli eventi, come già raccontato, saranno ispirati ai cinque macrotemi-ossimori declinati nel progetto: Futuro remoto, Continuità e rottura, Utopie e distopie, Radici e percorsi, Riflessioni e connessioni.

Con un budget 5,7 milioni di euro le iniziative dirette e quello corollario saranno moltissime “Siamo partiti dalla scena lucana, chiedendoci che cosa Matera può portare all’Europa e cosa l’Europa a Matera – ha spiegato la manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Ariane Bieou – Piuttosto che progetti finiti, da subito abbiamo preferito un percorso di creatività comune”.   «Con un grande atto di coraggio ma anche con un orgoglio che deve coinvolgere tutta la comunità, – ha sottolineato il Direttore Verri – presentiamo, forse per la prima volta nella storia delle Capitali Europee della Cultura, ben metà del programma culturale con un anno di anticipo, grazie al lavoro di co-creazione iniziato la scorsa primavera con la scena creativa lucana e che ha portato a selezionare 27 project leader direttamente sul territorio.».

Fonte: Matera2019