Nutrimento per l’anima. E non solo. Le iniziative della Fondazione Dolomiti UNESCO nei rifugi quest’anno saranno del tutto particolari. Segnatevi queste date: domenica 1 luglio al rifugio Galassi (Forcella Piccola dell’Antelao), mercoledì 4 luglio al rifugio Dal Piaz (Vette Feltrine), sabato 25 agosto al rifugio Berti (Vallon Popera).

Il programma

L’apertura della rassegna “Incontri d’alt(r)a quota” vedrà protagonisti, domenica 1 luglio alle 11 al rifugio Galassi, Susan e Alan Boyle, due fratelli che hanno messo i loro passi su quelli di Amelia Edwards, l’autrice del celebre “Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys” (1873), raccogliendo tutte le indicazioni necessarie a creare una vera e propria Alta Via (www.avamelia.com) di 400 km e 33 mila metri di dislivello in salita e discesa, suddivisi in 30 tappe. L’incontro con gli autori di questa nuova Alta Via sarà prezioso per comprendere se lo sguardo incantato della Edward sia lo stesso che ha caratterizzato anche l’esperienza di Alan e Susan tra Cortina, Pieve di Cadore, Auronzo, Livinallongo, Alleghe, Caprile, Zoldo, Agordo, Primiero, Predazzo, Val di Fassa, Val Gardena, Bolzano.

Il secondo appuntamento sarà il 4 luglio al rifugio Dal Piaz, sulle Vette Feltrine. Qui entrerà in gioco ancheuno chef: Alessandro Gilmozzi, che da anni sperimenta ingredienti inusuali, legati alla montagna. Lo farà anche questa volta, non prima di averli fatti scoprire ai partecipanti, strada facendo. L’appuntamento è infatti alle 8.00 a Croce d’Aune, da dove si salirà al rifugio in compagnia dello chef che spiegherà le proprietà delle piante del territorio, per poi cucinarle insieme ai produttori.

La rassegna si concluderà il 25 agosto al rifugio Berti, al cospetto del Popera. Anche in questo caso ci sarà uno chef ad appagare il gusto dei partecipanti, rendendo così completa un’esperienza sensoriale già arricchita dal profumo dei fiori, la morbidezza dell’erba, i suoni del vento e le vedute mozzafiato.

Protagonisti i produttori della rete

Un’attenzione particolare verrà riservata proprio agli ingredienti utilizzati dagli chef: saranno infatti messi a disposizione dai produttori della “Rete dei produttori e dei prodotti di qualità delle Dolomiti UNESCO”, promossa dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, che riunisce coltivatori e produttori dell’agroalimentare già certificati o selezionati dai Parchi del territorio. Un modo per valorizzare ulteriormente un’esperienza che sta coinvolgendo un numero crescente di agricoltori attenti alla qualità del loro prodotto, ma anche al rispetto della biodiversità del paesaggio, interessati a condividere buone pratiche con altri produttori appartenenti all’intero territorio delle Dolomiti UNESCO e convinti che esista una stretta relazione tra la “qualità del fare” e l’appartenenza al Patrimonio mondiale.

Fonte: Dolomiti UNESCO