default

Un simbolo dell’impegno collettivo nel Bosco Vecchio del Parco Reale della Reggia di Caserta: è stata ultimata l’installazione di “Piccola Primavera Dorata” di Sasha Vinci, realizzata nell’ambito della prima edizione del concorso Creazione contemporanea e Museo Verde | Wooden Renaissance | A site-specific growth.

Il 23 ottobre scorso centinaia di persone, tra studenti, insegnanti e cittadini casertani, hanno percorso insieme le strade della città, da piazza Ruggiero Alfonso fino alla Reggia di Caserta, portando con entusiasmo i solidi in legno ricavati dalle alberature del Parco Reale abbattute dal maltempo o malate e di altri materiali legnosi presenti a terra.

L’opera site specific si presenta come un’alta torre, simbolo dell’Axis Mundi e dell’impegno collettivo, una struttura pensata come un micro-cosmo, pronto ad accogliere le diverse specie animali che abitano il Museo verde, diventando così un rifugio, nido e riparo. I parallelepipedi che la compongono rappresentano simbolicamente sia l’identità di ciascun individuo, poiché creati dall’artista attraverso la misurazione dell’altezza, larghezza e profondità della testa dei partecipanti e sono quindi una rappresentazione fisica del volume del loro capo, sia la memoria degli alberi.

Il punto di partenza fisico e concettuale dell’intero progetto è dunque l’albero. Non solo come materia naturale protagonista del Parco Reale, ma come entità simbolica. “Piccola Primavera Dorata” diventa un elogio alla rinascita, per tornare a vivere superando la crisi comunicativa, relazionale e sociale che si sta attraversando e una preziosa occasione per dare forma alla ricerca dell’artista, aprendo una riflessione su dei temi della sostenibilità ambientale e del riciclo.

Con “Piccola Primavera Dorata”, Sasha Vinci esprime e sintetizza la sua ricerca sul “Multinaturalismo”, dove le azioni umane e gli agenti naturali si mescolano e si confondono tra loro in maniera spontanea, creando delle nuove connessioni, senza giochi di forza o di prevaricazione.

Il rumore della città, delle voci degli studenti e dei cittadini festosi che il giorno della performance hanno trasportato i solidi in legno a ritmo della marcia inedita composta dal musicista Vincent Migliorisi e suonata dalla “Banda Blondeau” e dalla “Banda Città di Caserta”, non si avvertono più. Oggi l’installazione è silenziosa, parte integrante del Bosco vecchio e risponde alle sue regole e ai suoi suoni. L’opera non è pensata per resistere al tempo, ma per essere assorbita dalla natura. Con il passare dei mesi l’Hedera Helix, piantata lungo il perimetro esterno della torre, crescerà fino a ricoprire la struttura in legno. Sarà una trasformazione lenta e graduale verso una totale mimesis con il paesaggio circostante, dove l’intervento umano sui solidi-identità sarà sempre meno evidente, fino a scomparire, assimilato al respiro della natura.

“Piccola Primavera Dorata” è uno dei progetti vincitori della prima edizione di Creazione contemporanea e Museo Verde | Wooden Renaissance | A site-specific growth.

Hanno collaborato alla realizzazione del progetto, dalla performance all’installazione, il Comune di Caserta, aA29 Project Room, gli Istituti scolastici di Caserta (I.C. Dante Alighieri, I.C. De Amicis – Giannone, Istituto Mattei e l’I.T.I.S. / Liceo Scientifico Giordani) e lo studio +ASUD architettura|arte|paesaggio, Claudio Calabritto + Linda Riccio architetti.​

 

Fonte: Uff. Stampa Reggia di Caserta