Di Olimpia Niglio, Prof. History of Architecture and Management of Art and Culture Heritage

In una fase storica molto complessa, in cui le priorità capitalistiche hanno messo in forte discussione i valori etici e le relazioni umane, si è avvertita l’esigenza di rimettere al centro la persona e la sua creatività. La fragilità, che tutti i paesi hanno manifestato all’interno del settore culturale ed educativo, ha consentito di elaborare riflessioni fondamentali per donare una “nuova centralità” al ruolo della Cultura per lo sviluppo sostenibile dell’umanità. Infatti, senza la Cultura diventa veramente difficile elaborare prospettive future in grado di sviluppare politiche condivise e partecipate e non più affidate alla crescente individualizzazione.

Analizzando le realtà di diversi paesi del mondo, dall’estremo Oriente fino all’estremo Occidente, è assai forte la necessità di attivare un nuovo “umanesimo” e per questo è necessario che la Cultura entri a pieno titolo in tutta l’ideazione del nuovo, dell’innovazione su cui è importante d’ora in avanti investire.

Per fare tutto questo dobbiamo però iniziare dalle giovani generazioni e quindi a piantare semi per ottenere buoni frutti e quindi un ottimo raccolto nel prossimo futuro. Dobbiamo quindi saper progettare programmi educativi in grado di costruire un mondo migliore.

Sulla base di queste premesse, nel mese di giugno 2020, è nato il progetto internazionale RECONNECTING WITH YOUR CULTURE promosso dal Centro di ricerca internazionale EdA Esempi di Architettura (di cui Olimpia Niglio è direttrice e fondatrice) in collaborazione con il Forum UNESCO University and Heritage (Spagna); ICOMOS – Comitato Internazionale Monumenti e Siti (Italia y Peru), Do.Co.Mo.Mo. International, organizzazione per la conservazione del patrimonio moderno (Portogallo), REACH-Culture European Union’s Horizon 2020 (EU), la Fondazione Stepán Zavrel (Italia) e la partecipazione di docenti della Universidad de Bogotà Jorge Tadeo Lozano (Colombia), Institute for International Studies, Yokohama (Giappone); il Museo Archivo de Arquitectura del Ecuador in Quito (Ecuador), l’Instituto Educación Secundaria Anaga, Tenerife (Spagna); Kanto Gakuin University, Yokohama, (Giappone); Blanco-Uribe & Asociados, Caracas (Venezuela) e l’Istituto Nazionale di Architettura Sostenibile (Italia).

Il progetto è indirizzato alle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo e alla fascia di età compresa tra i 5 e i 17 anni. I ragazzi, coadiuvati dai loro insegnanti, sono invitati a compiere un viaggio esplorativo all’interno del patrimonio culturale del paese di appartenenza e a disegnare e raccontare la propria esperienza di conoscenza a contatto con l’eredità storica, artistica e culturale. Il progetto internazionale intende anche analizzare i differenti approcci culturali e i metodi di analisi approntati nelle diverse comunità del mondo al fine di realizzare una rete e di consentire la condivisione di esperienze e di iniziative. Il progetto internazionale è coordinato da Olimpia Niglio, coadiuvata nella parte esecutiva dall’artista colombiano Kevin Alexander Echeverry Bucuru dell’Universidad de Bogotà Jorge Tadeo Lozano e dal Centro Studi Factor Cultura del Peru diretto da Alberto Martorell e coordinato da Patricia Barrionuevo.

Il progetto rimette al centro i propositi dell’Agenda 2030, in particolare il 4 punto sulla “Qualità dell’Educazione” e i principi di inclusione e di equità e vede già coinvolti oltre 25 paesi del mondo. Il progetto che ha avuto inizio nel luglio 2020 sarà attivo fino a tutto il mese di maggio 2021 a seguito del quale sarà allestita una mostra internazionale dei disegni pervenuti ed un libro sul patrimonio culturale del mondo raccontato dai bambini. Sono tuttavia in corso numerose iniziative locali di promozione e valorizzazione così come il caso del Peru con l’Istituto Italiano di Cultura che ha fortemente sostenuto la comunicazione del progetto.

Tutte le informazioni per partecipare al progetto internazionale sono disponibili alla pagina web

http://esempidiarchitettura.it/sito/edakids-reconnecting-with-your-culture/

Le lingue del progetto sono quelle ufficiali della UNESCO ed ICOMOS: Inglese, Francese e Spagnolo.