di Claudio Bocci – Direttore di Federculture – Consigliere Delegato Comitato Ravello Lab-Colloqui Internazionali
Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha approvato, con assegnazione di risorse a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC 2014-2020, l’Addendum al Piano Operativo Cultura e Turismo, per un valore complessivo di 740 milioni di euro. Accanto ad una serie di interventi puntuali di restauro monumentale e rigenerazione urbana, per la prima volta vengono introdotte misure di sistema finalizzate ad innalzare la q.
Nella seduta del 28 febbraio u.s. il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha approvato l’Addendum al Piano Operativo Cultura e Turismo che prevede lo stanziamento, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione-FSC 2014-2020, di ulteriori 740 milioni di euro suddivisi in 4 Obiettivi strategici.
L’Obiettivo strategico 1, che vale oltre 509 milioni di euro, è finalizzato a rafforzare l’offerta culturale e potenziare i sistemi urbani e di fruizione turistica, attraverso 47 interventi disseminati in quasi tutte le regioni italiane per progetti che vanno: dalla riqualificazione e rigenerazione del centro storico di Cosenza, Napoli, Taranto e Palermo (per un totale di 360 mln di euro), al restauro e valorizzazione della buffer zone di Pompei (10 mln di euro) e del Grande Progetto Ostia Antica (32 mln di euro), ad una serie di interventi di recupero di siti anche importanti ma, nella stragrande maggioranza dei casi, sganciati da piani di gestione sostenibile.
L’Obiettivo strategico 2, che vale 135 milioni di euro, è finalizzato a valorizzare i sistemi economici collegati alle attività culturali e prevede: a) un Fondo di rotazione a sostegno delle produzioni audiovisive e dello spettacolo legate alla valorizzazione di personaggi ed eventi che contribuiscono al rafforzamento dell’identità culturale italiana e alla valorizzazione, anche a fini turistici, di città e paesaggi italiani e al rafforzamento delle capacità competitiva dell’industria italiana dell’audiovisivo e dello spettacolo (90 mln di euro); b) un Fondo a sostegno delle imprese culturali e creative con particolare riferimento allo sviluppo della filiera delle professionalità artistiche e tecniche dello spettacolo (30 mln di euro); c) Iniziative ed attività per la celebrazione di personaggi di particolare rilevanza per la storia del Paese e per la valorizzazione di anniversari emblematici ovvero di eventi storici che hanno contribuito a rafforzare l’identità e la coesione nazionale (15 mln di euro).
L’Obiettivo strategico 3, che vale poco meno di 56 mln di euro, mira al rafforzamento del Piano Strategico del Turismo, con particolare riferimento a misure infrastrutturali per la riqualificazione dell’offerta del programma ‘Montagna Italia’ (26,7 mln di euro), del ‘Patto per il turismo sostenibile’ delle grandi destinazioni turistiche (Roma, Firenze, Milano, Venezia, per un valore di 4 mln di euro) e del Grande progetto ‘Destinazione Sud’ (che vale 10 mln di euro)
L’Obiettivo strategico 4, dotato di 40 mln di euro, è diretto a rafforzare le capacità istituzionali a supporto dell’attuazione del Piano e riguarda specificamente:
- a) l’istituzione di un Fondo per la realizzazione di interventi progettati nell’ambito del bando ‘Progettazione per la cultura’ (per un valore di 24 mln di euro) destinato ai Comuni delle regioni del Mezzogiorno;
- b) in considerazione della positiva esperienza del bando sopracitato, viene introdotto un Fondo per l’innalzamento della qualità progettuale degli Enti Locali del regioni del Centro-Nord (dotato di 6 mln di euro)
- c) interventi a supporto delle capacità tecniche e gestionali dei livelli centrali e periferici del Mibact, delle Regioni e dei Comuni italiani (10 mln di euro).
Quest’ultimo obiettivo, al di là della dotazione di risorse, segnala il consolidarsi un’inversione di tendenza inaugurato dal Mibact proprio con il bando ‘Progettazione per la cultura’, lanciato nel giugno 2016, e finalizzato a incoraggiare i Comuni del Mezzogiorno a predisporre progetti integrati di valorizzazione e gestione, anche a fini turistici, del patrimonio culturale, con particolare riferimento ad ambiti territoriali che condividono una analoga radice identitaria. La misura, attivata in collaborazione con l’ANCI, ispirata ad una proposta da tempo fortemente sostenuto da Federculture e più volte rilanciata nelle ‘Raccomandazioni’ di diverse edizioni di Ravello Lab-Colloqui Internazionali –, ha costituito una rilevante innovazione che ha impegnato i territori a superare un approccio puntuale nello sforzo di condividere una strategia d’area vasta e un reale progetto di sviluppo a base culturale, saldamente agganciato ad un modello gestionale sostenibile. All’Avviso del Mibact hanno risposto oltre 50 raggruppamenti di Comuni di tutte le regioni destinatarie del provvedimento in rappresentanza di un partenariato istituzionale molto ampio che, in tempi davvero stretti, si è misurato con una modalità innovativa di lavoro che richiedeva il superamento di ‘municipalismi’ spesso d’ostacolo alla progettazione integrata. L’esito del bando ha sostenuto, con 300 mila euro ciascuno, la progettazione di 19 partenariati locali per ambiti territoriali di almeno 150.000 abitanti. Anche grazie a questa misura è cresciuta la consapevolezza che la sfida posta dal processo di sviluppo dei territori può essere superata e vinta solo se si afferma una visione della governance che promuova e consolidi una cultura di pianificazione strategica e di progettazione integrata e partecipata tra diversi livelli istituzionali e tra pubblico e privato che, sola, può favorire una reale innovazione nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale centrata sulla gestione sostenibile delle risorse. Il risultato atteso dal poderoso sforzo messo in campo dai territori, infatti, è quello di promuovere nuovi modelli di gestione (pur previsti dal Codice dei Beni Culturali del 2004 ma che fanno fatica ad emergere) e favorire la produzione di valore attraverso nuove imprese culturali. Proprio in considerazione dell’innalzamento della qualità progettuale determinato dal bando Mibact, la Delibera Cipe assegna ora risorse alla realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del bando ‘Progettazione per la Cultura’ e, grazie alla positiva esperienza sperimentata nelle regioni del Mezzogiorno, sono ora assegnate risorse all’innalzamento della qualità progettuale anche alle regioni del Centro-Nord. Le ulteriori risorse prevista dalla stessa Delibera Cipe per interventi a supporto delle capacità tecniche e gestionali dei livelli centrali e periferici del Mibact, delle Regioni e dei Comuni, infine, potrebbero essere impegnate per la necessaria attività di sensibilizzazione dei decisori politici sulle potenzialità degli investimenti culturali nel settore culturale e per la formazione di nuovi profili professionali con forte caratterizzazione interdisciplinare (per questo Federculture ha proposto la Scuola di Governance per lo sviluppo locale a base culturale che, a livello regionale, e magari in collegamento con la Scuola del Patrimonio del Mibact, prepari una nuova leva di Amministratori e di ‘progettisti integrati).