Teatro Romano di Teano - Ph. Mauro Riccio

“La riapertura del Teatro romano di Teano è un grande successo per tutti i soggetti pubblici e le associazioni di volontariato private che in questi anni si sono impegnate per restituire alla collettività un tesoro architettonico e un palcoscenico di prestigio per futuri eventi e spettacoli di qualità”. Con queste parole il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, ha salutato oggi a Teano la rinascita del Teatro romano da molti mesi chiuso per problemi di messa in sicurezza.

Il teatro di Teano è il più antico edificio da spettacolo in Italia interamente costruito su volte, che faceva parte di un complesso architettonico costituito da una grande terrazza artificiale che normalizzava l’altura retrostante il teatro sulla quale sorgeva un tempio, che secondo dati epigrafici, sembra fosse dedicato ad Apollo.

“Il Polo museale della Campania, a cui il Teatro di Teano fa riferimento, gestisce oggi 26 siti – ha proseguito Cesaro -alcuni di questi, come l’Anfiteatro di S. Maria Capua Vetere o il Mitreo, non hanno nulla da invidiare ai grandi attrattori culturali della Campania che negli ultimi anni, grazie all’ottima riforma Franceschini, hanno avuto accesso a ingenti risorse economiche e di personale con evidenti riscontri positivi in termini di recupero e valorizzazione. Ora però è il momento di focalizzare l’attenzione su quei beni culturali diffusi su tutto il territorio, definiti “minori” solo perché meno conosciuti o trascurati negli anni. Si tratta di un enorme patrimonio in grado di creare un volàno di crescita economica ed occupazione giovanile nei territori coinvolti. Per arrivare a questo però, oltre alla collaborazione con i soggetti privati è necessario che anche gli organismi formativi introducano gli studenti a nozioni non solo umanistiche e tecniche ma anche gestionali, manageriali e promozionali. In questo senso va comunicata meglio l’ opportunità del PON Cultura che dispone ancora di 100 milioni di euro per finanziare le imprese culturali del Mezzogiorno”.

Fonte: MiBACT