Sacra di San Michele

Un incendio è divampato nella serata di ieri alla Sacra di San Michele, antica abbazia monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller Il nome della Rosa. L’ANSA informa che le fiamme hanno bruciato il tetto del monastero, situato all’imbocco della Valle di Susa, dove erano in corso lavori di ristrutturazione. 

La causa dell’incendio Sarebbe stato un cortocircuito: questa la prima ipotesi avanzata dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con i carabinieri. Le fiamme, secondo quanto si apprende, sarebbero sotto controllo. La struttura era sottoposta a lavori di ristrutturazione.

Sono centomila i visitatori provenienti da tutto il mondo che ogni anno visitano la Sacra di San Michele, inserita l’anno passato nella “Tentative List del Patrimonio mondiale UNESCO come sito seriale «Il paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale». 

Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, la Sacra di San Michele s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000 chilometri che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un panorama mozzafiato della Val di Susa.

All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. Tra i suoi elementi più suggestivi la statua di San Michele Arcangelo creata dallo scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder, lo Scalone dei Morti con il Portale dello Zodiaco e la leggendaria Torre della Bell’Alda. Ospita anche il museo del quotidiano, che raccoglie oggetti d’uso di altri tempi, una biblioteca con circa 10.000 volumi e, ancora, sepolcri, archi, portali e opere pittoriche.