ROMA - Dagli scavi della Metro una nuova domus

La 42a sessione del Comitato Internazionale per il Patrimonio Mondiale, tenutosi a Manama in giugno ha posto fortemente l’accento sull’importanza del rafforzamento della “Capacity Building”, ovvero la capacità di creare e raffornzare le abilità, i processi e le risorse della propria comunità, in modo da permetterle di sopravvivere e realgire in modo adeguato ai mutamenti – siano essi economici, politici o sociali. A tale proposito sono state proposte diverse azioni per sostenere questo percorso.

In particolar modo, si è parlato di Capacity Building nella seconda edizione del Site Managers Forum (SMF) – il Forum dedicato ai Manager dei Siti del Patrimonio Mondiale. Questo si è aperto il 21 giugno, tre giorni prima dell’apertura ufficiale della sessione della Commissione. Un totale di 44 gestori di 33 Stati hanno partecipato al forum di otto giorni, dedicato al tema “Ruoli, responsabilità e capacità di fare Capacity Building”. Dopo cinque giorni di lezioni, lavori di gruppo, discussioni e networking, i partecipanti a SMF hanno partecipato quindi alla sessione plenaria del Comitato del Patrimonio Mondiale. Per tre giorni hanno osservato come il Comitato ha operato per prendere decisioni sullo stato di conservazione dei siti del patrimonio mondiale.

L’ICCROM ha partecipato attivamente alla organizzazione e promozione del Forum insieme al Regno del Bahrain, attraverso il Programma di leadership del Patrimonio Mondiale, in collaborazione con il Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ICOMOS, IUCN e il National Heritage Board of Poland.

Il Forum ha quindi prodotto la “Dichiarazione dei partecipanti: Riconoscimento e inclusione“, presentata durante la sessione plenaria del Comitato. Come professionisti che lavorano direttamente sui siti, i manager hanno notato che le peculiarità del loro ruolo di coordinatori dei sistemi di gestione sono molto simili, e che le sfide e le responsabilità quotidiane che essi affrontano, indipendentemente dal tipo e dalla dimensione del bene gestito, sono davvero importanti.

La loro dichiarazione del Forum ha evidenziato la necessità di riconoscere il “team” di gestione del sito, i cui partecipanti siano consapevoli che a la propria responsabilità è verso l’intera collettività, come un passo fondante nella comprensione della complessità della gestione del patrimonio culturale. La dichiarazione ha anche sottolineato l’importanza di coinvolgere e includere i responsabili dei siti e i coordinatori nelle procedure decisionali della Convenzione del Patrimonio Mondiale, in quanto – come responsabili del sito, nonché quali coordinatori delle attività che gli riguardano – sono in ultima analisi responsabili di mettere in atto le azioni richieste dal Comitato.

Durante la sessione della commissione, dopo la relazione dell’ICCROM sullo sviluppo della Capacity Building, la stragrande maggioranza dei membri del Comitato è intervenuta per sottolineare l’importanza di questi sforzi, elogiando il ruolo che l’ICCROM stava assumendo. Mantenendo la sostenibilità della formazione, coinvolgendo tutte le parti interessate, mantenendo l’attenzione sulla conservazione e la protezione e attuando un’efficace strategia di comunicazione per l’acquisizione di maggiori finanziamenti, è stata evidenziata un’attenzione continua per garantirne il progresso. I relatori hanno sottolineato l’effetto positivo che una forte relazione tra Stati, istituzioni e individui impegnati in queste diverse attività potrebbe avere per lavorare meglio e poter affrontare in maniera più organica le problematiche che si dovessero presentare.

Fonte: ICCROM