Martedì 8 dicembre è stata presentata ed inaugurata in diretta streaming la Torre Civica del Palazzo Comunale di Norcia, oggetto della ricostruzione del primo cantiere pubblico iniziato e concluso nel cratere del sisma 2016.

“E’ una gioia rivedere la torre civica di Norcia restaurata – ha detto  il ministro per Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in un video messaggio di saluto – Sono stato più volte in quella piazza sventrata dal dolore delle persone, con i palazzi distrutti. Ho capito quanto impegno e tenacia c’era nelle persone nel ricostruire la città dove era e come era”.
Il Ministro ha poi sottolineato che il recupero è frutto di una collaborazione pubblico-privato, nel quale è stato importante il contributo di anche Brunello Cucinelli  attraverso la sua Fondazione, con il contributo di Marc Benioff.
A lanciare un messaggio di speranza anche il il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha detto: “Ci sono tutti i presupposti affinché in primavera la ricostruzione possa finalmente decollare. Ancora c’è tanto da fare ma siamo fiduciosi che nel 2021 il centro Italia potrà essere uno dei più grandi cantieri d’Europa. I tanti avviati nelle ultime settimane sono incoraggianti. Altri migliaia di interventi partiranno nei primi mesi del prossimo anno”.

Per il presidente del Consiglio la restaurata torre civica del palazzo comunale di Norcia, “finalmente torna a mostrare tutta la sua bellezza e a far risuonare simbolicamente la voce della città”. “Con l’iniziativa odierna – ha aggiunto – posiamo un altro mattone sul processo di ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del centro Italia per il quale il Governo è fortemente impegnato”. “E’ un momento importante – ha detto ancora Conte – non solo per Norcia e i suoi abitanti ma per tutto il centro Italia duramente colpito dal sisma quattro anni fa. La storia di questo restauro traccia un percorso virtuoso nel solco dei valori dell’operosità benedettina e a me piace il riferimento di Brunello Cucinelli a Norcia come alla ‘cittadella dell’anima e dello spirito’, capace in questa occasione di stimolare gli stessi lavoratori della sua azienda che hanno proposto, impegnandosi anche economicamente, il restauro della torre. Questo slancio solidale dal basso ha trovato terreno fertile in chi crede nella preziosa partnership pubblico-privato e nella responsabilità sociale dell’impresa. Un tema a me molto caro. Brunello Cucinelli con la sua azienda, fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo, ha sempre coltivato questo spirito. Rinnovato con il suo prezioso contributo alla realizzazione di quest’opera”.

 

Fonte: ANSA/MiBACT