Scavi di Oplonti

E’ stato sottoscritto ieri a Pompei un accordo per la nascita dell’Ufficio UNESCO intercomunale di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano, il cui compito sarà collaborare nella comune responsabilità del territorio UNESCO nei confronti delle istituzioni internazionali, del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Campania.

“Lavorare fianco a fianco con lo strumento della governance intercomunale rappresenta l’unico modo per restituire alle nostre città un ruolo attivo nella gestione del sito UNESCO – ha commentato Pietro Amitrano, sindaco di Pompei – Dobbiamo rendere queste città protagoniste del nostro stesso futuro”. Alla firma, oltre al sindaco Amitrano erano presenti il primo cittadino di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, e quello di di Ercolano, Ciro Buonaiuto.

L’Ufficio avrà anche il compito di lavorare alla presentazione del Piano di Gestione UNESCO che sarà a breve posto all’approvazione dei Comuni. Inoltre sarà un luogo di confronto e decisione nell’ambito della valutazione e approvazione di quei progetti di carattere sovracomunale che riguardano il territorio che ospita i siti UNESCO, garantendo quindi  la creazione di linee strategiche condivise fra i tre poli attrattori, anche in materia di valorizzazione e promozione degli itinerari turistico-culturali, favorendo lo sviluppo territoriale dell’intera buffer zone del sito. 

Di particolare rilevanza sarà dunque per il neonato Ufficio il completamento e l’approvazione del piano strategico del territorio del Sito e la sua buffer zone, il cui obiettivo è realizzare un unico «sistema turistico-culturale» integrato.

«La legge 112 del 2013 – ha spiegato il generale Luigi Curatoli, direttore del «Grande Progetto Pompei» – definisce quattro ambiti specifici di intervento a cui il Piano ha fatto riferimento per individuare quattro linee strategiche: il miglioramento delle vie di accesso e interconnessione ai siti archeologici; il recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi, prioritariamente mediante il risanamento e il riuso di aree industriali dismesse; la riqualificazione e rigenerazione urbana; la promozione e sollecitazione di erogazioni liberali e sponsorizzazioni e la creazione di forme di partenariato pubblico-privato». Tra le diverse ipotesi avanzate per dare forma a queste indicazioni, quella che incontra maggiore consenso sarebbe la creazione di un percorso integrato di visita al Parco archeologico e la strutturazione di un percorso ferroviario con un “treno archeologico”, che che colleghi Napoli, Ercolano, Pompei, Oplonti, Atiquarium e Stabiae, fino a Sorrento.