Si è tenuta questa mattina la cerimonia di restituzione del monumento dedicato a Raffaello Sanzio, restauro reso possibile grazie al voto dei soci di Coop Alleanza 3.0 per l’edizione 2018 di Opera Tua, il progetto che sposa il sostegno alla cultura, attraverso la valorizzazione e il recupero di capolavori locali, con l’eccellenza dei prodotti enogastronomici.

La presentazione è avvenuta in due momenti. Il primo, per illustrare i passaggi tecnici del restauro ed il proficuo e concreto rapporto Pubblico-Privato, presso la casa natale del grande artista urbinate introdotto dal professor Luigi Bravi, presidente dell’Accademia di Raffaello a cui sono seguiti i saluti del sindaco Maurizio Gambini, della Consigliera di amministrazione Coop Alleanza 3.0 e della presidente di Zona soci Marta Cecconi e gli interventi del coordinatore Direzione Politiche Sociali della Cooperativa, Enrico Quarello, del responsabile del restauro, professor Michele Papi, e del presidente di Fondaco Italia Enrico Bressan. A trarre le conclusioni Cecilia Prete Presidente Commissione storico-letteraria-scientifica dell’Accademia Raffaello.

A seguire il trasferimento al monumento dove, tutti insieme, si è provveduto a togliere il grande telo bianco per ammirare l’opera tornata a splendere alla vigilia dell’avvio dei grandi festeggiamenti per i 500 anni dalla morte dell’artista.

«Un grande ringraziamento – ha dichiarato il Sindaco, Maurizio Gambini – va a Coop Alleanza 3.0, a Fondaco Italia, all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale e a tutti i soci Coop che hanno permesso il restauro di questo monumento dedicato al grande artista, simbolo della nostra Città. L’iniziativa assume un significato particolarmente importante, vista la concomitanza con l’avvio delle iniziative dedicate ai 500 anni dalla morte di Raffaello. Siamo davvero felici oggi di restituire l’opera a urbinati, visitatori e turisti, che potranno tornare così a godere di tutta la sua bellezza».

Le caratteristiche del restauro in sintesi
L’opera è stata scelta dal 57% dei soci di Coop Alleanza 3.0 che hanno votato nella tappa dedicata alle Marche (mentre il 43% aveva optato per l’altra opera in gara, il “Ritratto di Matteo Ricci” presso i Musei Civici di Macerata). Il restauro, iniziato a maggio 2019, è stato realizzato dalla ditta di Urbino “Il Compasso” del professor Michele Papi e ha visto la collaborazione fra il Comune di Urbino e la Soprintendenza di Ancona.
È stato possibile seguire l’aggiornamento dello stato avanzamento lavori sul sito di sul sito di Coop Alleanza 3.0 (www.coopalleanza3-0.it) nella sezione dedicata al progetto è accessibile anche dalla short url all.coop/operatua.
Il restauro del monumento ha previsto la pulitura con biocidi delle patine biologiche depositate nel tempo per tutte le parti costituenti l’opera: metalliche e lapidee. Successivamente si è provveduto a consolidare le parti ammalorate con la ricostruzione degli elementi mancanti in marmo rosso di Verona ed incollaggi con resine, a pulire con impacchi di polpa di carta, a lucidare con spazzole morbide a micromotore e ad applicare il protettivo.

L’opera restaurata
Il Monumento a Raffaello è stato realizzato dallo scultore torinese Luigi Belli fra il 1894 e il 1897, in seguito ad una pubblica sottoscrizione promossa dall’Accademia Raffaello. L’opera venne originariamente collocata in Piazza Duca Federico e successivamente, nel 1947, trasferita in Piazzale Roma, detto anche “Pian del Monte”, dove si trova ancora oggi. La statua bronzea rappresenta il famoso pittore con la tavolozza ed i pennelli in mano. La scultura è collocata su un alto basamento decorato con bassorilievi, alla base del piedistallo sono poste figure allegoriche di putti e statue bronzee che simboleggiano il Genio e la Rinascenza, oltre ai medaglioni con i ritratti di Bramante, Perugino, Giulio Romano, Viti, Giovanni da Udine, Perin del Vaga, Marcantonio Raimondi. Nel fregio del piedistallo sono inoltre raffigurati gli stemmi di Urbino, Venezia, Firenze, Siena e Roma. Sul fronte del basamento è rievocato il ritratto realizzato da Raffaello per Papa Leone X con i nipoti, cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, conservato oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il retro del basamento raffigura invece Raffaello mentre sorveglia i lavori delle Logge Vaticane. Il piazzale cha accoglie la statua di Raffaello ospita attorno al monumento i busti dei grandi artisti urbinati; l’area nel lato settentrionale è oggi delimitata lateralmente dalla balaustra marmorea che cingeva il monumento nella sua originaria collocazione, in Piazza duca Federico, all’ingresso del Palazzo Ducale, oggi Galleria Nazionale delle Marche.

L’eccezionalità della figura di Raffaello Sanzio
Nel 2020 si celebreranno i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio: il monumento dedicato all’artista urbinate e la sua casa natale sono tra i principali luoghi di riferimento per la figura di Raffaello il cui genio si è espresso in soli 37 anni di vita che hanno lasciato un segno nei secoli ed in tantissimi altri artisti anche in epoca contemporanea.