L’Italia è il paese al mondo che vanta il maggior numero di Siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: un’attestazione della ricchezza culturale del Paese ma anche una responsabilità importante che ricade su soggetti diversi, dal Governo alle amministrazioni locali, ognuno dei quali ha un ruolo specifico nelle attività di tutela, valorizzazione e promozione dei siti stessi.

La complessità propria della gestione dei siti del Patrimonio Mondiale è un tema molto dibattuto fra gli operatori, in Italia come all’estero. Per aprire un confronto approfondito sulle criticità e le opportunità che nascono dalla necessità di una consapevole gestione del Patrimonio Mondiale, l’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale organizza e promuove il convegno “#Gestire – Site Manager e Patrimonio Mondiale”, che si terrà a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti, venerdì 25 gennaio.

Nel dibattito generale legato alla gestione dei siti Patrimonio Mondiale rimane da sempre poco approfondito il tema della figura del tecnico che deve occuparsi di dare corpo al piano di gestione: il site manager. Nel mondo anglosassone e più in generale nel panorama europeo, questa è una figura professionale ormai ben delineata sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista operativo, mentre in Italia – benché si abbia il più grande numero di siti riconosciuti Patrimonio Mondiale – questa resta una figura confusa, non delineata da alcun punto di vista. Ad oggi, infatti, nella maggior parte dei casi come referente alla gestione del sito troviamo un soggetto politica e non un tecnico. – spiega Carlo Francini, Site Manager del sito Firenze Patrimonio Mondiale e coordinatore scientifico dell’Associazione – Questa situazione crea diverse criticità nella gestione dei siti e per questo l’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale ha voluto dedicare un appuntamento a questo tema. La giornata del 25 gennaio dovrà servire quindi a definire la professionalità del site manager e caldeggiare, presso i soggetti responsabili dei siti Patrimonio Mondiale e presso il Governo, la decisione di dare corpo in maniera chiara e univoca ad una figura tecnica, che avrà il compito di coordinare, attraverso il piano di gestione, la gestione stessa del sito.”

Il convegno fiorentino si inserisce nelle attività del “World Heritage LAB”, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e da Federculture. Finanziato con i fondi della Legge 77/06, il W.H.LAB si configura come un percorso di aggiornamento e confronto, dedicato ad operatori e specialisti che si occupano del Patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento agli enti gestori dei siti del Patrimonio Mondiale.

Quando si ha a che fare con beni di così grande valore come i Siti Patrimonio Mondiale UNESCO, luoghi, opere e contesti di inestimabile valore, la formazione di professionisti in grado di gestire al meglio questi beni è fondamentale – spiega Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano e presidente dell’Associazione – Il quadro delle conoscenze, la progettualità d’intervento, le nuove tecnologie e le più innovative tecniche di restauro, le moderne formule di valorizzazione e comunicazione, impongono percorsi formativi di eccellenza, in un quadro di aggiornamento permanente che, sia il livello ministeriale che quello locale, debbono garantire. La nostra Associazione si sforza di farlo e di stimolare le Istituzioni affinché questi percorsi non siano occasionali bensì continuativi”.

Il convegno “#Gestire – Site Manager e Patrimonio Mondiale” coinvolgerà nella giornata di lavori esperti internazionali in Management dei Beni Culturali, rappresentanti del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO e del MiBAC, Site Manager provenienti da diversi paesi d’Europa nonché i gestori e gli amministratori dei siti Patrimonio Mondiale Italiani.

“La figura del Site manager è per definizione complessa ma diventa al tempo stesso indispensabile se vogliamo proiettare in maniera coerente e concreta i principi della Convenzione per il Patrimonio Mondiale verso il futuro. – commenta Enrico Vicenti, Segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO – Ben venga dunque questa giornata di confronto e aggiornamento organizzata e promossa dall’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale: il mio auspicio è che essa sia l’avvio di una riflessione necessaria sulla professionalizzazione e il riconoscimento di questo ruolo all’interno del quadro istituzionale”.

Il World Heritage LAB, che nel suo complesso si concluderà nell’autunno del 2019, si articola su tre temi: “#Comunicare- le nuove parole per il Patrimonio Mondiale”, oggetto dell’incontro tenutosi a Ferrara nel maggio scorso; “#Gestire- Site Manager e Patrimonio Mondiale” che sarà affrontato il prossimo venerdì a Firenze e “#Valorizzare- i territori e i siti del Patrimonio Mondiale”, a cui sarà dedicato un incontro a Venezia la prossima primavera. Alla fine del percorso si terrà a Roma la presentazione dei report del progetto, che saranno messi a disposizione del pubblico sulla piattaforma online dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.

L’incontro sarà fruibile a distanza in diretta streaming dal canale YouTube dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.