Parco Archeologico di Ercolano

Il parco Archeologico di Ercolano non è andato in ferie e anche il mese di settembre al Pa-Erco si annuncia denso e stimolante: la fine estate porterà un bel fermento di attività di ricerca,  tutela e conservazione partecipate.

Il primo appuntamento vede il Parco promotore di un progetto accolto nella prestigiosa iniziativa  World Heritage Volunteers 2019. Si tratta di un progetto scientifico UNESCO che a livello internazionale coinvolge giovani e organizzazioni nella conservazione e promozione del Patrimonio Mondiale.  Dal 31 agosto al 14 settembre 2019 i volontari saranno protagonisti partecipando alle attività di conservazione del sito con un piano di lavoro che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla tematica e di condividere le conoscenze sul patrimonio culturale dell’area di Ercolano tra la comunità locale e giovani partecipanti che provengono da tutto il mondo.

“Sono particolarmente soddisfatto della partecipazione a tale progetto – dichiara il direttore Sirano – è dai tempi di Maiuri che il Parco non si rendeva protagonista di un progetto di questo genere aperto ai non professionisti. Da quando è stato pubblicato il bando siamo stati sommersi di richieste di partecipazione davvero da ogni parte del mondo. E’ stato duro selezionare solo 10 volontari, ma la giovane età e lo straordinario successo della manifestazione ci incoraggiano a progettare per l’anno prossimo un Action Camp ancora più grande.  Oltre a mirare ad espandere l’apprendimento interculturale tra volontari e comunità locale, il sito verrà promosso a livello internazionale. Si tratta del primo progetto di volontariato del Parco Archeologico di Ercolano permesso anche grazie alla collaborazione con i Comuni di Ercolano e Portici, con il Parco Nazionale del Vesuvio, con la Youth Action for Peace Italia e con la Pro Loco Herculaneum Association.  I volontari entreranno nel ”dietro le quinte” e apprenderanno le basi del funzionamento del motore del Parco collaborando ed essendo coinvolti in prima persona in un programma disegnato per loro dai nostri archeologi e restauratori molto articolato che copre l’intero spettro delle nostre attività: dall’accoglienza alla conservazione. “

I volontari saranno coinvolti fianco a fianco con il personale di accoglienza e di manutenzione del sito e avranno il privilegio di fare da “assistenti in erba” per gli interventi sugli affreschi. Nell’antiquarium del Parco lavoreranno sulla gestione dei flussi e dell’accoglienza dei visitatori, oltre ad essere di supporto per i disabili nella visita della mostra SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano. 

Il 2 settembre inoltre  avverrà la ricollocazione del mosaico restaurato nella Casa dell’albergo e ritorna, per il secondo anno consecutivo, l’alta formazione sul campo promossa dall’ISCR, Istituto Superiore di Conservazione e Restauro, ente afferente al MiBAC, a cui compete il ruolo di formare i futuri restauratori con un approccio interdisciplinare fondato sulla ricerca e la sperimentazione. Gli alunni iscritti alla SAF svolgeranno la loro formazione sul campo nei cantieri didattici del Parco Archeologico di Ercolano, che riguarderanno in particolar modo interventi di restauro all’interno della Casa del Colonnato Tuscanico.

E non è finita: il pubblico che quotidianamente visita il  Parco di Ercolano potrà continuare ad assistere  da protagonista al lavoro in diretta di restauratori e archeologi all’opera all’interno delle sito, si rinnoveranno infatti i fortunati appuntamenti del Venerdi mattina “Close-Up” ogni venerdì di settembre (6, 13, 20 e 27 settembre) alle ore 11:00 e alle ore 11:30 presso i cantieri affidati agli studenti dell’ISCR presso la Casa del Colonnato Tuscanico “Si tratta del senso di tutto il progetto “close up” – aggiunge Sirano- dove il nostro pubblico viene coinvolto nei cantieri che conducono alla fruizione in un’ottica di partecipazione e trasparenza”.

Nei venerdì di ottobre, inoltre, Close-up dà appuntamento alle ore 11 e alle ore 11.30,  nella casa del Bicentenario il Getty Conservation Institute che collabora al restauro e allo studio delle migliori condizioni conservative del tablino della Casa del Bicentenario. Questo laboratorio aperto si inserisce nel più generale progetto di messa in sicurezza e restauro di questa famosa dimora ercolanese (Progetto in partenariato Pa-Erco, Pa-Pompei e Herculaneum Conservation Project), chiusa dal 1983 e di cui è prossimo il lancio della riapertura.