The UK National Commission for UNESCO and PRAXIS at the University of Leeds (UK) are delighted to release our report on Reducing Inequalities and Decolonising Heritage Practices: People Centred Approaches. As part of the wider ‘Heritage and Our Sustainable Future series’, these brief reports focus on key themes from across the cultural heritage and sustainable development sectors in order to provide insight, recommendations and practical, solution-led case studies for best practice. 

This Brief Report focuses on the role of cultural heritage in reducing inequalities and decolonising heritage practices through the implementation of people-centred approaches. Session participants were challenged to reflect on personal bias, assumptions and comfort boundaries through presentations and artistic performances from scholars, artists and storytellers from the United Kingdom, Ghana, Eritrea, and Zimbabwe, and a First Nation representative from Canada. Foregrounding creative approaches and examples from history, archives and traditions, alongside multiple languages and environments, the sessions used dialogue to highlight shared connections and experiences between participants.

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La Commissione nazionale del Regno Unito per l’UNESCO e PRAXIS dell’Università di Leeds (Regno Unito) sono lieti di pubblicare il rapporto sulla “Riduzione delle disuguaglianze e la decolonizzazione delle pratiche del patrimonio: approcci centrati sulle persone”. Come parte della più ampia serie “Heritage and Our Sustainable Future”, questi brevi rapporti si concentrano su temi chiave di tutti i settori del patrimonio culturale e dello sviluppo sostenibile al fine di fornire approfondimenti, raccomandazioni e casi di studio pratici guidati da soluzioni per le migliori pratiche.

Questo report, in particolare, si concentra sul ruolo del patrimonio culturale nella riduzione delle disuguaglianze e nella decolonizzazione delle pratiche del patrimonio attraverso l’attuazione di approcci incentrati sulle persone. I partecipanti alla sessione sono stati sfidati a riflettere su pregiudizi personali, supposizioni e confini di comfort attraverso presentazioni e performance artistiche di studiosi, artisti e narratori di Regno Unito, Ghana, Eritrea e Zimbabwe e un rappresentante della First Nation dal Canada. Mettendo in primo piano approcci creativi ed esempi tratti dalla storia, dagli archivi e dalle tradizioni, accanto a più linguaggi e ambienti, le sessioni hanno utilizzato il dialogo per evidenziare le connessioni e le esperienze condivise tra i partecipanti.

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