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Un’importante azione di tutela e valorizzazione  è giunta ieri a compimento nell’antica città di Lavinium, oggetto di estese e pluriennali campagne di scavo e interventi di restauro della Sapienza-Università di Roma e del Mibact. L’area archeologica meridionale con il complesso sacro dei XIII altari ha infatti riaperto al pubblico in un rinnovato percorso di visita. 
Lavinium si trova nei pressi del Borgo di Pratica di Mare, all’interno della tenuta agricola di proprietà dei Principi Borghese, un’oasi naturalistica di suggestiva bellezza.  
I celebri XIII altari, eretti nell’ampia vallata in prossimità della grande laguna lavinate tra il VI e l’IV secolo a.C., si mostrano al visitatore in tutta la loro monumentalità che, in tempi lontani, doveva essere ancor più sottolineata dal colore rosso con cui erano dipinti. La luce solare colpiva gli altari, orientati nella direzione est-ovest, in maniera particolarmente suggestiva all’alba e al tramonto, creando forti zone d’ombra e rafforzando il colore acceso, tanto da accrescere l’intensa sacralità al complesso. L’ultima campagna di scavo ha messo in luce un quattordicesimo altare, già restaurato e reso visitabile
Il nuovo allestimento didattico dell’Antiquarium dei XIII altari, realizzato con il contributo della Soc. Fòndaco, è arricchito dall’opera fotografica “Il Mare di Enea” di Nico Marziali.
L’Heroon di Enea, un tumulo di circa 18 metri di diametro risalente al VII sec.a.C., è dalla leggenda identificato come la sepoltura di Enea, eroe fuggitivo da Troia in fiamme e fondatore della città di Lavinium, dopo aver sposato Lavinia, figlia del locale re Latino.
L’obiettivo della Soprintendenza è stato quello di realizzare un’area archeologica che, nel rispetto dell’ambiente naturale, facilitasse la riconoscibilità e la leggibilità degli antichi resti e del mito che li ha resi racconto. Tutto questo anche grazie al contributo della Soc. Johnson&Johnson Medical che, utilizzando la formula “Art Bonus”, ha reso il sito uno dei primi beneficiari di una erogazione liberale per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, D.L. 31.5.2014, n. 83. L’evento di inaugurazione è stato anche l’occasione per la stipula di un protocollo d’intesa tra Soprintendenza e Comune di Pomezia che prevede l’inserimento del Museo Lavinium e dei suoi percorsi didattici nella “rete” di conoscenza del territorio. Una importante riappropriazione del passato, per un futuro più consapevole.
Fonte : MiBACT