Foto da biellacittacreativa.it

E’ stato un incontro festoso e rivolto al futuro quello svoltosi in Regione il 18 luglio per presentare la candidatura di Biella per le Città creative UNESCO 2019.

Alla conferenza stampa erano presenti il presidente della Regione, Alberto Cirio, gli assessori alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, al Lavoro, Elena Chiorino, e alle Politiche sociali, Chiara Caucino, il sindaco di Biella, Claudio Corradino, l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris, e il direttore Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Paolo Naldini.

Il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che si è riunito giovedì 13 giugno, ha infatti deliberato sulle candidature che entreranno nella Rete delle Città Creative e ha deciso all’unanimità di sostenere Bergamo per la gastronomia, Biella e Como per l’artigianato e Trieste per la letteratura. La sfida tra le città finaliste si giocherà a Parigi, dove Biella si presenterà come la candidata ufficiale del Piemonte, incarnandone i valori.

“Quella di Biella – ha dichiarato il presidente Cirio – è una candidatura che si inserisce a pieno titolo nel nostro progetto di valorizzazione dell’economia, della cultura e del turismo del Piemonte. Il riconoscimento Unesco è un esempio dei risultati importanti che un territorio può ottenere, quando unisce tutte le sue forze e vede le istituzioni pubbliche e i soggetti privati lavorare insieme per la condivisione di un obiettivo comune. Adesso l’obiettivo sarà poter vantare Biella come terza “Città creativa UNESCO” del Piemonte, dopo Alba per la gastronomia e Torino per il design. Metterò personalmente a disposizione l’esperienza e i rapporti maturati in questi anni con l’Unesco e sono certo che, insieme, vinceremo questa nuova sfida per il nostro territorio”.

L’assessore Poggio ha messo in risalto che “il successo della candidatura rappresenterà una grande opportunità per promuovere il territorio in chiave turistica e culturale, e già oggi rappresenta un elemento aggregatore di tutti quelli che hanno condotto un grande lavoro di squadra”, mentre l’assessore Chiorino ha sostenuto che “dobbiamo essere consapevoli delle potenzialità e del know how del Biellese, che può avere ricadute positive su tutto il Piemonte e su tutto il Paese, potenzialità che possono essere esportate nel mondo, anche grazie all’importantissimo tema della tracciabilità, che interessa soprattutto le aziende del manifatturiero e che rende uniche le produzioni made in Biella”.

La sfida della creatività è stata lanciata e a illuminarla ci sarà idealmente anche la Mole antonelliana, simbolo di Torino e del Piemonte, che da giovedi sera, accenderà sulla sua cupola il logo del Terzo Paradiso biellese.

Per il Biellese la candidatura rappresenta uno strumento nuovo di trasformazione sociale, attraverso i temi dell’arte e della sostenibilità oltre che della maestria tessile. A testimoniarlo è stato il processo di costruzione del dossier, che ha interessato una vastissima rete di soggetti pubblici e privati, a cominciare dalle 140 lettere di sostegno raccolte da tutta Italia e dal mondo, dalle 74 firme dei sindaci del Biellese, uniti per un obiettivo comune, passando attraverso centinaia di ritratti di cittadini, istituzioni e aziende, visibili sul sito www.biellacittacreativa.it

“Credo con forza nelle potenzialità della candidatura di Biella e questo risultato è davvero importante – ha commenta il sindaco Claudio Corradino – Sono convinto che Biella abbia tutte le carte in regola per superare anche la selezione della Commissione Unesco a Parigi e mi spenderò personalmente in ogni sede istituzionale per raggiungere questo risultato”.

“Unesco unisce! La candidatura e questo primo successo, ancorché solo un passaggio verso una meta ancora da conquistare, sono una vittoria per tutta la città!”. Così commenta l’artista Michelangelo Pistoletto, ambasciatore ufficiale della candidatura con il suo logo ispirato al Terzo Paradiso.