La tradizione dei "Gigli di Nola"Ph. credits youfolklore.it - La tradizione dei "Gigli di Nola"

Con l’elezione all’unanimità alla presidenza della Rappresentante Permanente d’Italia presso l’UNESCO, Amb. Vincenza Lomonaco, sono iniziati ieri i lavori della VII sessione dell’Assemblea Generale degli Stati membri della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale.

Il consenso trasversale in favore dell’elezione dell’Italia testimonia il riconoscimento da parte di tutti i gruppi regionali dell’Organizzazione per l’impegno italiano nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. “Si tratta di un tema – ha commentato l’Ambasciatore Lomonaco –  a cui la comunità internazionale, dall’adozione della Convenzione nel 2003, ha dedicato un interesse crescente. La trasmissione di questo patrimonio, che comprende tradizioni e antichi saperi in continua evoluzione, rappresenta al giorno d’oggi una sfida fondamentale per i territori e le comunità. Cosi come i monumenti, le opere d’arte e le collezioni archeologiche, il patrimonio culturale immateriale è l’espressione diretta dell’identità dei popoli nonché uno strumento di rafforzamento della pace e della resilienza delle società”.

L’Assemblea Generale degli Stati Parte della Convenzione si riunisce in sessione ordinaria ogni due anni. Fornisce orientamenti strategici per l’attuazione della Convenzione ed elegge i 24 membri del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 2007 e da allora ha iscritto nella Lista Rappresentativa otto elementi: l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani (2017); la Falconeria, un patrimonio umano vivente (iscritta nel 2016, insieme ad altri 17 Paesi); la Pratica agricola tradizionale della coltivazione della “vite ad alberello” della comunita’ di Pantelleria (2014); le Feste della grandi macchine a spalla (2013); la Dieta Mediterranea (2013, con altri 6 Paesi); l’Arte tradizionale del violino a Cremona (2012); il Canto a Tenore sardo (2008) e l’Opera dei Pupi siciliani (2008).

Fonte: Onuitalia