Venezia - ph. Geppy TogliaVenezia - ph. Geppy Toglia

Sostenere la diffusione dei valori e dei principi della Convenzione di Faro attraverso azioni che favoriscano un sistema partecipativo di governance per il patrimonio culturale in Italia e promuovere un Piano d’Azione Nazionale che possa rappresentare un modello di riferimento nel Mediterraneo e nel resto d’Europa.

Sono questi gli obiettivi principali della Lettera d’Intenti firmata ieri a Venezia da Gabriella Battaini-Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa, e Claudio Bocci, direttore di Federculture, che si propone di sviluppare, in linea con i principi della Convenzione di Faro (“Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”) la partecipazione attiva dei cittadini alle politiche culturali, anche favorendo la costituzione di comunità di eredità e di imprese di comunità che diventino protagoniste della valorizzazione e della trasmissione futura del patrimonio culturale europeo.

In particolare il Consiglio d’Europa e Federculture, oltre al principale obiettivo di promozione di un Piano Nazionale per l’Attuazione della Convenzione di Faro, si impegnano a collaborare in iniziative di a) sensibilizzazione e formazione rivolte agli amministratori pubblici e agli operatori culturali per la diffusione dei contenuti innovativi della Convenzione e delle buone pratiche ad essa collegate; b) promozione di un network delle città di Faro in Italia per favorire la circolazione di conoscenze ed esperienze finalizzate all’attuazione della Convenzione; c) diffondere l’applicazione dei principi della partecipazione democratica, così come espressi nella Convenzione di Faro, anche in connessione con i progetti e alle attività relative alle “Capitali Italiane della Cultura”.

L’Italia ha firmato la Convenzione di Faro nel febbraio 2013, ma il processo di ratifica parlamentare è stato interrotto nel dicembre 2017 con lo scioglimento delle Camere. Per questo, nei mesi scorsi, Federculture ha lanciato un appello affinché, tra i primi atti qualificanti della nuova legislatura, il nuovo Parlamento proceda alla ratifica della Convenzione di Faro. La petizione, ha superato le 3.000 firme ed è ancora sottoscrivibile sul sito change.org.

Fonte: Federculture