Ph. Alessandra Masi.

Con l’evento finale, svoltosi online il 15 dicembre scorso, si sono conclusi i tre anni di studio e lavoro del progetto Interreg Italia-Austria GATE, che ha visto la Fondazione Dolomiti UNESCO come ente capofila.

Tanti progetti, un unico obiettivo –  L’evento finale ha consentito di fare il punto su quanto realizzato nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera “Granting Accessible Tourism for Everyone”:  le linee guida prodotte dall’Università di Innsbruck e dal Centro di Ricerca di Salisburgo, i webinar creati per la formazione degli operatori del settore, la sezione FAQ all’interno del sito del Progetto, l’IT-Tool GATE, uno speciale strumento informatico che permette di visualizzare sul sito informazioni utili relative alle strutture e ai servizi presenti sul territorio e alla loro accessibilità, ma anche tutti quei prodotti che nel corso di questi tre anni sono stati realizzati e installati nei quattro siti pilota del Progetto.

I siti coinvolti – Quattro siti di interesse naturale e culturale sono stati al centro delle soluzioni innovative ideate per un turismo inclusivo: il GEOPARC Bletterbach in Alto Adige, il Parco Rossi a Santorso (VI), il progetto “Kinderleicht Wandern” nel Salisburghese e il Sentiero della Sensibilità nel territorio dell’Alpago (BL).

Ciascuno degli attori in campo, con soluzioni che vanno dalla realtà virtuale ai percorsi multisensoriali, ha cercato gli strumenti più adatti per consentire a un maggior numero di persone di immergersi nella natura al di là degli ostacoli ambientali, fisici e linguistici.  Un’escursione in montagna, una camminata in un parco romantico, la discesa in una gola incisa da un torrente nel corso dei millenni… Una tipologia di turismo dalla quale, forse, molti si sentono esclusi. Non solo persone disabili, ma anche anziani o famiglie con bambini piccoli. Per questo motivo è nato il Progetto GATE, per rendere il turismo sempre più inclusivo e consentire a tutti di vivere appieno la vacanza anche in un contesto ricco di ostacoli naturali come quello montano. Un viaggio nel sito (questo sì virtuale) del progetto GATE, consente di prendere consapevolezza delle soluzioni adottate… in attesa di sperimentarle di persona.

 

Fonte:  FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO