GALLERIA ESTENSEGALLERIA ESTENSE

Restano intense le attività delle Galleria Estense di Modena per le prossime settimane: visite guidate, laboratori didattici, eventi teatrali. Il Museo diventa sempre più uno spazio da vivere ogni giorno dell’anno, che dialoga con la città e i cittadini di ogni età.

Di quanto e come stia cambiando l’idea stessa del Museo in Italia ne avevamo parlato al Salone del Restauro di Ferrara con la direttrice delle Gallerie Estensi, Martina Bagnoli. Tema di partenza per ogni riflessione la riforma del sistema museale introdotta dl Ministro Dario Franceschini, che avvicina il Museo italiano ad un modello di stampo internazionale. “La riforma è stato un atto dovuto, nonostante le critiche mosse: molte di queste hanno dipinto una situazione immaginaria ma in realtà molte istituzioni e molti musei italiani sono giunti alla paralisi. Si è reso necessario apportare un cambiamento all’intero sistema.”. Nel sistema riformato ricadono anche le Gallerie Estensi, dal 2015 una istituzione museale diffusa, che vede interessate la Galleria, la Biblioteca e il Museo Lapidario Estense di  Modena, il Palazzo Ducale di Sassuolo e la Pinacoteca Nazionale di Ferrara.

“Un filo rosso collega le città estensi ed è la loro stessa storia: Ferrara fu punto di partenza delle collezioni estensi che poi hanno migrato a Modena e qui si sono stabilizzate, creando poi della propaggini nel Palazzo di Sassuolo, che era una delle Delizie estensi e si rifaceva a quelle già costruite intorno a Ferrara – ha spiegato la Bagnoli –  Un filo rosso che ci da la possibilità di collegare questi siti su programmatiche e tematiche che si basano sulle opere ma che possono essere anche ampliate verso differenti temi. Chiaramente ci sono da tenere presenti le specificità dei singoli istituti e le singole città, nonché dei rispettivi Comuni. Tutte le amministrazioni hanno problematiche, opportunità e criticità uniche che vanno valutate e tenute bel presenti nella costruzione dell’identità di una istituzione museale. Per questo io sono convinta che i musei devono risiedere nelle città per le città: non devono essere pensati solo sono solo mete turistiche per chi viene da fuori ma essere inseriti nell’ambito cittadino, comprendendone sia le criticità che le opportunità, lavorando assieme.  Credo fermamente che sia  finita l’ epoca dei campanilismi e delle divisioni di parte fra istituzioni – comuni, regioni, enti vari. Bisogna lavorare insieme altrimenti non si riesce ad essere competitivi, che non significa solo di dover battere cassa. Il pubblico ha pochissimo tempo libero ma può scegliere di fare tantissime proposte per impegnarlo:  perché dovrebbe venire in un museo se un museo non offre quello che le persone cercano?”

Per dare risposta alle esigenze del pubblico, nei musei diretti da Martina Bagnoli sono state attivate molteplici attività e proposte, differenziate per fasce di età e di interesse. “Non è che a noi siano piovuti grandi finanziamenti in passato – ha osservato la direttrice – ma da dicembre 2015, mese nel quale io sono arrivata, le Gallerie Estensi stanno diventando notissime al pubblico, sono molto apprezzate e posso affermare che ci stiamo facendo conoscere. Questo è solo un primo inizio  per poter presentare poi dei progetti importanti, è una maniera per affacciarsi su un  mondo che fino ad adesso è stato largamente ignorato, il mondo del pubblico normale, delle persone che hanno piacere a venire al museo se solo sanno che i musei sono aperti e disponibili, che soprattutto offrono dei percorsi che piacciono che offrano un modo di vedere l’arte che non sia respingente, punitiva, ma che sia affascinante che crei emozioni e dia la possibilità di socializzare, cose che tutti i musei del mondo fanno da decenni. Noi italiani, in linea di massima, stiamo imparando adesso.”

Meglio tardi che mai, soprattutto vista la perenne polemica sulla dicotomia fra amusement e cultura, polemica cavalcata da certi gruppi dell’intellighenzia nazionale.

“Si tratta di una dicotomia che non esiste, non vedo come si possa scindere queste due funzioni. Il museo ha tanti tipo di pubblico, dagli studiosi ai pensionati passando per i teenagers, quindi deve rispettare le esigenze di ciascuno. Certo non si può fare tutto allo stesso momento ma bisogna saper fare le cose per bene. Il museo in questa ottica un motore di ricerca, il museo apre campo di studio con delle esposizioni intelligenti alla stessa maniera in cui offre un’occasione divertimento e apprendimento ai bambini. Le persone vengono al museo per imparare qualcosa ma non per essere indottrinate. Vogliono essere stuzzicate e – nell’ottica del principio del long life learning  essere incitate ad apprendere. Questo è quello che un buon museo sa  fare.”

La Galleria Estense quindi si caratterizza con una nuova e riconoscibile identità, fatta di proposte varie ed interessanti il cui programma è costantemente aggiornato sul sito web del museo.

Giovedì 16 giugno si concluderà il ciclo “APERITIVO CON IL CURATORE“, incontri con i curatori delle Gallerie Estensi per un “assaggio” di opere e collezioni nel percorso espositivo. Alle 18.00 per l’ultimo appuntamento Federico Fischetti illustrerà i segreti e le meraviglie dei “Bevitori” di Nicolas Tournier: “Soldato che alza il calice” e “Soldato che alza la fiasca”, soffermandosi soprattutto sui rimandi alla pittura del Caravaggio. Il titolo dell’incontro infatti è Echi caravaggeschi nei “Bevitori” di Nicolas Tournier.

Al Sabato “I PERCORSI DELLA DIDATTICA” propongono laboratori per bambini dai 4 ai 13 anni e le loro famiglie. Il 18 giugno 2016 alle ore 10.00 “Per Giove! Tintoretto, il teatro e il mito. – Al Museo con mamma e papà per una pièce sulle favole di Ovidio”; sabato 25 giugno sempre alle ore 10.00″Anche i quadri si ammalano”. 

Mercoledì 22 giugno 2016, presso il Museo Lapidario Estense, dalle ore 19.00 alle ore 21.00 “IL VEDERE OLTRE”, percorso a due voci tra le opere per la rassegna “YOGA A PALAZZO DEI MUSEI”. Il primo di due incontri gratuiti (il secondo si terrà mercoledì 13 luglio presso la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” dei Musei Civici) incentrati sulla pratica dello Yoga in un intreccio tra benessere fisico e arte. Il programma: alle ore 19.00 visita guidata al Museo Lapidario Estense condotta da Paola Bigini; a seguire lezione di yoga direttamente sul luogo, a contatto con le opere,  condotta da Gaetano Zanni, maestro Yoga e ideatore del metodo AnatomYoga.

Giovedì 30 giugno in Galleria Estense alle ore 20.30 si chiude la prima parte della rassegna LE STANZE DELLE MUSE, un programma di undici incontri serali tra maggio e settembre 2016 con musica, arte, teatro, prosa, reading e danza, che rientra nel piano di valorizzazione del patrimonio culturale per l’ anno 2016, voluto dal Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo. 

Tutti i lunedì e venerdì di giugno, inoltre,  continuano le visite guidate gratuite ai percorsi espositivi della Galleria Estense e del Museo Lapidario Estense. In GALLERIA ESTENSE lunedì: ore 15.30 (lingua italiana); ore 16.30 (lingua inglese); venerdì ore 10.30 (italiano); ore 11.30 (inglese); presso il MUSEO LAPIDARIO ESTENSE lunedì ore 10.30 (lingua italiana); ore 11.30 (lingua inglese).

La Galleria Estense è anche super-tech: su iTunes Store è disponibile l’App per iPhone della Galleria Estense, che permette di essere aggiornati su news, mostre ed eventi, scaricando le notizie dal sito web. Oltre ad avere informazioni utili su orari e biglietteria, chi desidera può anche consultare una scelta delle opere presenti all’interno della Galleria Estense, illustrate ciascuna da un ricco corredo di immagini e da una breve scheda descrittiva.