Rapa Nui - 1 Foto © Vincent Ko Hon ChiuRapa Nui - 1 Foto © Vincent Ko Hon Chiu

Dostoevskij ne “I Nichilisti” asseriva che “la bellezza ci salverà” ma – al momento – pare che tocchi a noi salvare lei. Dal rapporto World Heritage and Tourism in a Changing Climatemesso a punto congiuntamente da Unesco,  Unep (il programma ambientale Onu) e della Union of concerned scientists (Ucs), pare infatti che siano almeno  31 i siti Patrimonio Unesco nel mondo minacciati dai cambiamenti climatici.

Dalla Laguna di Venezia alle Isole Galapagos passando per la Statua della Libertà, sono davvero tanti i beni a rischio, così come tante sono le tipologie di evento legate al surriscaldamento globale che mettono a rischio il nostro patrimonio ambientale e culturale. La  specificità di questo nuovo report sta però proprio nell’aver individuato 31 casi in cui i danni sono già riscontrabili e tangibili.

«Fin qui abbiamo parlato soprattutto dei potenziali effetti dei cambiamenti climatici sui siti del Patrimonio mondiale. – ha spiegato Adam Markham, coautore del rapporto e vicedirettore clima ed energia di Ucs – Oggi, la maggior parte delle problematiche che vi presentiamo sono già arrivate. A riprova che il climate change già fa sentire i propri effetti».

Gli autori dello studio hanno spiegato che la selezione dei siti UNESCO a rischio è stata fatta per avere una rassegna completa delle diverse tipologie di pericoli legati ai cambiamenti climatici cui sono sottoposti i siti Unesco.

I fattori di pericolo sono molti: l’aumento delle temperature nell’atmosfera e negli oceani, eventi meteorologici estremi, inondazioni, innalzamento del livello del mare. In Mali, la Grande Moschea di Djenné è particolarmente sensibile a temperature e umidità, mentre Venezia e la sua laguna sono minacciate dall’acqua alta; la vecchia città costiera di Hoi An in Vietnam, già soggetta a inondazioni durante la stagione delle piogge, è minacciata da tempeste sempre più frequenti, erosione costiera e innalzamento dei mari e perfino l’Isola di Pasqua, a più di 3.500 km dalla costa cilena, ha i sui problemi: le statue Moai, erette tra il 1250 e il 1500, girando le spalle al Pacifico meridionale potrebbero finire sommerse causa erosione e innalzamento delle acque. Inoltre, l’aumento della temperatura dell’acqua e l’acidificazione degli oceani costituiscono le più grandi minacce per le barriere coralline di tutto il mondo.

«La minaccia per i siti del patrimonio mondiale è imminente, non c’è più tempo da perdere – ha riassunto Adam Markham – Dobbiamo continuare gli sforzi avviati con la Cop21 di Parigi. Dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra e sviluppare una strategia globale per la protezione dei siti Unesco». 

Per Mechtild Rössler, direttrice della divisione Patrimonio culturale dell’Unesco, l’industria del turismo è parte del problema ma anche della soluzione. «Vogliamo educare tutti i soggetti coinvolti: i governi, i responsabili dei siti e il mondo del turismo. Insieme, siamo in grado di gestirli in modo diverso, per proteggerli meglio». Lo studio e il monito giungono poco prima del 40esimo Comitato del Patrimonio Mondiale, che si riunirà a Istanbul dal 10 al 20 luglio: qui l’Unesco imporrà agli Stati di adottare misure per la loro conservazione, e deciderà, se necessario, l’esclusione dei siti “inadempienti” dalla lista. L’ultimo a essere rimosso, nel 2009, è la Valle dell’Elba a Dresda, in Germania, a seguito della costruzione di un ponte a quattro corsie nel cuore di un paesaggio unico.

 

LA LISTA DEI SITI MINACCIATI

Africa
• Bwindi Impenetrable National Park, Uganda
• Le rovine di Kilwa Kisiwani e Songo Mnara, Tanzania
• Aree protette della Regione di Cape Floral, Sud Africa
• Parco nazionale del Lago Malawi, Malawi

Mondo arabo
• Ouadi Qadisha (La Valle sacra) e la foresta dei Cedri di dio (Horsh Arz el-Rab), Libano
• Area protetta di Wadi Rum, Giordania
• Antichi Ksour di Ouadane, Chinguetti, Tichitt and Oualata, Mauritania

Asia e Oceano Pacifico
• Rock Islands Southern Lagoon, Palau
• Antica cittadina di Hoi An, Vietnam
• Shiretoko, Giappone
• Parco nazionale di Komodo, Indonesia
• Parco nazionale di Sagarmatha, Nepal
• Lagune della Nuova Caledonia: Barriera corallina ed ecosistemi associati, Francia
• Terrazzamenti di riso della Cordigliera filippina, Filippine
• Montagne d’Oro dell’Altai, Russia
• East Rennell, Isole Solomon

Nord America
• Parco nazionale dello Yellowstone, Stati Uniti
• Statua della Libertà, Stati Uniti
• Antica città di Lunenburg, Canada
• Parco nazionale del Mesa Verde, Stati Uniti

Sud America
• Porto Fortificazioni e Monumenti a Cartagena, Colombia
• Coro e il suo porto, Venezuela
• Isole Galápagos, Ecuador
• Parco nazionale di Huascarán, Perù
• Riserve delle Foreste atlantiche del Sud-est, Brasile
• Rapa Nui (Isola di Pasqua), Cile

Europa
• Il Fiordo ghiacciato di Ilulissat (Groenlandia), Danimarca
• Cuore del Neolitico di Orkney (Scozia); Stonehenge, Avebury e siti associati, Regno Unito
• Mare dei Wadden, Olanda, Germania e Danimarca
• Venezia e la sua Laguna, Italia