Ferrovia retica - © RhB/Robert Bösch WHES

Nel 2008 il Centro del Patrimonio Mondiale inserì nella World Heritage List la “La Ferrovia Retica nei paesaggi di Albula e Bernina”, una infrastruttura ferroviaria transnazionale completata fra il 1903 e il 1910, che mette in collegamento Italia e Svizzera ed è un magnifico esempio di linea ferroviaria integrata armoniosamente nei paesaggi d’alta montagna che attraversa.

Secondo il World Heritage Cenre, infatti, la Ferrovia Retica Albula – Bernina costituisce uno straordinario insieme tecnico, architettonico e ambientale. Le due linee, oggi unificate in un’unica linea transalpina, incarnano con completezza e varietà una grande varietà di soluzioni innovative che testimoniano l’importanza dello sviluppo delle tecnologie ferroviarie di montagna negli interscambi umani e culturali. La Ferrovia Retica rappresenta un modello di armonia estetica con il paesaggio che attraversa. Inoltre, essa costituisce un esempio molto significativo dello sviluppo delle ferrovie di montagna ad alta quota nel primo decennio del XX secolo. Un sistema di trasporto  di grande qualità che ha svolto un ruolo importante nella crescita delle attività umane in montagna e che tratteggia con grande efficacia un modo corretto ed equilibrato di gestire lo sviluppo del rapporto tra l’uomo e la natura.

Raggi stretti, raffinate opere ingegneristiche e gallerie imponenti: grazie a idee innovative è stato possibile superare gole, pareti di roccia e pendii con un percorso lungo 122 km che si fonde in modo armonioso nella natura incontaminata.  

La ferrovia dell’Albula   (completata nel 1903)  è una classica ferrovia di montagna per treni a vapore. Il suo tracciato e i suoi manufatti costruiti con pietra locale costituiscono l’apice del periodo classico di costruzione di linee ferroviarie. La linea del Bernina (completata nel 1910) è la tratta della trasversale alpina più alta di tutta Europa ed una delle ferrovie ad aderenza naturale più ripide al mondo. Il comprensorio originario del bene proposto per l’iscrizione alla WHL era limitato al territorio elvetico e comprendeva il territorio attraversato dalla Ferrovia Retica da Thusis fino a Campocologno. La candidatura e la seguente iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale hanno poi esteso il comprensorio fino al capolinea di Tirano. La linea del Bernina (Saint Moritz – Tirano) fa quindi parte della Lista in tutta la sua lunghezza del Sito. 

UN PO’ DI STORIA – La costruzione della Ferrovia Retica si deve all’iniziativa dell’olandese Willem-Jan Holsboer, il quale nel 1888 fondò la Schmalspurbahn Landquart-Davos AG, la società che costruì la linea ferroviaria Landquart-Davos, la prima tratta di quella che poi si trasformò nella RhB. Inizialmente si pensò di costruire una ferrovia a cremagliera per superare le pendenze presenti sul percorso. Fu progettata anche una variante con tre tornanti. Entrambi i progetti furono abbandonati a causa del successo della ferrovia del San Gottardo e fu decisa la costruzione di una linea ferroviaria tradizionale. La costruzione cominciò il 29 giugno 1888. Nel 1889 fu aperta la tratta tra Landquart e Klosters e dopo otto mesi fu aperto anche il tratto finale fino a Davos. In seguito ai progetti di espansione di Holsboer che intendeva allargare le linee ad altre zone del Canton Grigioni la ragione sociale venne modificata e nel 1895 la società assunse il nome attuale.

La Ferrovia Bernina venne inaugurata nel 1908 con il tratto Tirano-Poschiavo. Essa valica il Passo Bernina a ben 2.253 metri sul livello del mare. L’ardita ferrovia svizzera del Bernina, inaugurata a tratte tra il 1908 ed il 1910 a trazione elettrica, collega la famosa località di St.Moritz nell’Alta Engadina con la Valposchiavo arrivando fino a Tirano oltre il confine italiano.

Dal 1942 la Ferrovia Bernina è entrata a far parte della Ferrovia Retica.

 

Fonte: patrimoniomondiale.it/UNESCO.org/World Heritage Experience Switzerland