A Ravenna riapriranno domani, sabato 23 maggio,  le porte della basilica di Sant’Apollinare in Classe e il mausoleo di Teodorico, mentre  gli altri cinque momenti che compongono il sito Patrimonio Mondiale UNESCO “I monumenti paleocristiani di Ravenna” – Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, la Cappella Arcivescovile, gestiti dalla Diocesi – dovrebbero essere pronte per accogliere nuovamente i visitatori il prossimo 6 giugno.  

Il traguardo delle riaperture è stato raggiunto dopo i lavori necessari per assicurare il rispetto delle necessarie norme di sicurezza condivise nei protocolli, a tutela dei visitatori e del personale. Le prime aperture riguardano infatti quei monumenti e quei siti per i quali è logisticamente più agevole prevedere percorsi di entrata e uscita e altri accorgimenti che rendano concretamente applicabili tutte le norme e i protocolli necessari. Con i monumenti del Patrimonio Mondiale domani saranno di nuovo attivi anche l’ Antico Porto, il Museo d’arte della città di Ravenna e il museo Classis. Nelle prossime settimane si procederà poi a creare le condizioni per ulteriori aperture di monumenti e siti più complessi da gestire.

“ Esprimiamo il nostro più totale apprezzamento nei confronti di tutti gli operatori museali, di tutti i lavoratori coinvolti e delle loro rappresentanze sindacali che in questi giorni hanno lavorato molto intensamente per creare le necessarie condizioni di riapertura in sicurezza. – ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino – Le realtà con le quali ci siamo confrontati sono molto diverse tra loro e da questo confronto è emerso un mosaico di riaperture molto interessante nell’ambito della nostra provincia, naturalmente con le flessibilità e le gradualità che avevamo messo in conto dall’inizio, dettate dai diversi contesti che sono stati analizzati sistema museale per sistema museale. Si tratta di una risposta di valore alla domanda di cultura e di socialità che ha caratterizzato i mesi dell’emergenza e che sarà decisiva per la ripresa”.

“Indicativamente l’apertura è stata concordata per il weekend del sei giugno – ha spiegato Enrico Maria Saviotti, portavoce della Diocesi – . Nel rispetto delle misure previste dai decreti governativi per il contrasto alla diffusione del Covid-19, si entrerà nei siti a gruppi frazionati di poche persone per assicurare il necessario distanziamento sociale, con l’obbligo di indossare le mascherine. Inoltre ad ogni ingresso ci sarà personale addetto al controllo e alla misurazione della temperatura, oltre alla presenza dei dispositivi di sicurezza, quali gel igienizzanti e disinfettanti”.