La Direzione Regionale Musei Campania ha programmato con i musei e i parchi archeologici autonomi della regione ritornata ‘gialla’ un piano coordinato di riaperture progressive che coinvolgerà tutti i luoghi della cultura statali campani per l’intera settimana, per invitare i cittadini a riappropriarsi dei loro siti identitari promuovendo una “Primavera dell’arte e della rinascita”.
“Non vedevamo l’ora di poter riaprire in sicurezza i musei campani, fondamentali presidi di cultura e civiltà
per i nostri territori e le nostre comunità. Sono felice di poterlo condividere con tutti i colleghi, è un segnale
importante che possiamo lanciare, un bell’esempio di collaborazione e amicizia”, ha commentato dichiara Marta Ragozzino, Direttore Regionale Musei Campania.
I luoghi della cultura di tutta la regione torneranno ad accogliere i visitatori dal lunedì al venerdì, come già
sperimentato negli scorsi mesi, ma finalmente saranno aperti anche nel fine settimana e nei giorni festivi
con accesso su prenotazione, come disposto dal DPCM del 2 marzo, le cui misure sono ora prorogate dal
decreto legge del 22 aprile 2021. In Campania saranno 19 dei 25 musei della rete a riaprire nel
corso della prima settimana.

Lunedì hanno aperto Castel Sant’Elmo e Certosa e Museo di San Martino a Napoli, il Museo archeologico
di Eboli e della Media Valle del Sele, l’area archeologica del Teatro romano di Benevento e il Palazzo della
Dogana dei Grani di Atripalda.
Martedì ha riaperto la maggior parte dei musei archeologici della rete: il Museo archeologico dell’antica Allifae, il
Museo archeologico di Pontecagnano, il Museo ‘Georges Vallet’ a Piano di Sorrento, il Museo archeologico
della Valle del Sarno, il Museo storico archeologico di Nola, il Museo archeologico dell’antica Capua e quello
del Sannio caudino a Montesarchio, insieme alla Certosa di San Giacomo a Capri.
Mercoledì il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, il Museo Novecento a Napoli sulla piazza d’armi di
Castel Sant’Elmo e, finalmente, anche il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana, insieme ai musei
archeologici di Calatia, a Maddaloni, e Teano, mentre giovedì sarà la volta della Certosa di San Lorenzo a
Padula.

Nonostante la chiusura, le attività culturali nei nostri musei non si sono fermate. Accanto alle operazioni di
manutenzione, restauro e catalogazione di reperti e opere d’arte, sono stati avviati progetti di
digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio che proseguiranno nei prossimi mesi e che hanno
impegnato il personale dei musei per continuare a preservare, studiare e promuovere il patrimonio
custodito nelle vetrine e nei depositi.
Una ricca programmazione di eventi e iniziative, inoltre, offrirà ai visitatori già dalle prossime settimane
nuovi contenuti e offerte culturali, frutto delle attività e dei progetti in corso.

Alla Certosa di San Martino un nuovo impianto di illuminazione è stato completato per la celebre Sezione
presepiale, che presto tornerà ad essere inserita nel percorso di visita.

Al Museo di Eboli il recupero, avvenuto in questi mesi, dei corredi delle necropoli ebolitane finora conservati nei depositi del Parco archeologico di Paestum, ha dato avvio a un progetto di riallestimento delle sale dedicate alle cronologie più antiche di Eboli e della Valle del Sele.

A Sarno, le attività di schedatura e catalogazione dei reperti e di sistemazione dei depositi, realizzate nel periodo di chiusura, hanno consentito di rinnovare l’allestimento di alcune vetrine del museo con reperti provenienti dalla Valle del Sarno e risalenti all’VIII-VII secolo a.C. e all’epoca romana. Al Teatro romano di Benevento i visitatori troveranno nuovi apparati informativi, realizzati con la collaborazione del Comune di Benevento, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e della Scuola Superiore internazionale per Mediatori linguistici di Benevento, oltre che una nuova sistemazione dei reperti custoditi nell’area archeologica, per i quali sono state avviate attività di inventariazione insieme alla SABAP.

A Capri è visitabile ancora per alcuni giorni la mostra ‘Fons Vitae di Antonio Ievolella’, allestita nella Certosa
di San Giacomo, mentre il Museo archeologico di Pontecagnano finalmente potrà accogliere dal vivo “IN &
OUT”, collettiva fotografica organizzata in occasione dell’8 marzo e che, a causa della chiusura dei musei, era stata presentata online. La mostra in presenza, dedicata al tema del silenzio e della dimensione di isolamento che nell’ultimo anno ha coinvolto noi tutti, vuol essere un segnale concreto di ritorno alla normalità, proprio a partire dai luoghi della cultura, ed è realizzata con il patrocinio del Comune di Pontecagnano Faiano e in collaborazione con numerose associazioni del territorio.
A Montesarchio, il Museo archeologico del Sannio caudino si prepara a esporre temporaneamente la pala
d’altare recuperata in questi giorni dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli,
che, dopo essere stata trafugata dall’ex convento delle Clarisse nel 1997 e smembrata in sei parti, sarà
restituita alla comunità grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania, la
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e il Comune di
Montesarchio.
Gli altri luoghi della cultura della DRM Campania, tra cui Villa Jovis e Grotta Azzurra a Capri e il Teatro
romano di Teano, riapriranno nelle settimane successive, così come l’Anfiteatro campano di Santa Maria
Capua Vetere, dove si sta avviando un importante intervento di restauro, mentre alcuni elementi scultorei
della sua magnifica decorazione sono esposti nella mostra “Gladiatori”, inaugurata di recente al Museo
archeologico nazionale di Napoli, che prevede nei prossimi mesi anche un focus di approfondimento nel
Museo dei gladiatori. Al Mitreo, intanto, continuano le analisi propedeutiche al restauro del monumento, a
cura dell’equipe di Geofisica applicata dell'Università degli Studi del Molise.
Tutte le info e gli aggiornamenti su orari di apertura e modalità di prenotazione sono disponibili sul sito
web istituzionale ( musei.campania.beniculturali.it ), sul sito MiBACT ( beniculturali.it ) e sui canali social dei
musei.

 

Fonte: Direzione regionale Musei Campania