Nei prossimi giorni si rinnoverà a Belmonte la tradizione che vede gli studenti, all’approssimarsi degli esami di maturità, incontrarsi ai piedi del Santuario della Madonna, all’interno del Sacro Monte, per implorare aiuto per le prove d’esame. Quasi un rito propiziatorio, che va a compiersi al calar della notte.
Una bella tradizione che lo scorso anno però è degenerata in qualcosa d’altro, trasformando questo luogo sacro in un deposito di rifiuti, evidente testimonianza di una notte non proprio trascorsa a pregare la Madonna. Quella notte, che in altri tempi si sarebbe definita come “brava”, si era conclusa con il rito delle lanterne cinesi, accese e sollevate sui cieli del Sacro Monte, zona con una frequentissima diffusione di incendi.
Quell’episodio, immediatamente stigmatizzato dalle autorità ma anche dalle famiglie, potrebbe ripetersi nei prossimi giorni. Di qui le raccomandazioni al buonsenso che il Sindaco e la Presidente dell’Ente Sacri Monti del Piemonte hanno inviato a scuole e studenti.
“I ragazzi rappresentano il futuro anche di questi luoghi sacri – . Afferma la Presidente dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti, Renata Lodari. – Un giorno ne saranno i custodi, ed è importante che possano conoscerli e frequentarli nella più totale libertà ma con il decoro e il rispetto che meritano”.
“Alla base del rispetto non può che esserci la conoscenza. E per questo, negli scorsi mesi abbiamo promosso, rivolgendoci alle autorità scolastiche, momenti di avvicinamento al Sacro Monte, con lezioni-visite, che per altro non hanno incontrato il seguito che auspicavamo”.
La Vergine di Belmonte, che ha salvato la vita a Re Alboino, può certo salvare anche la vita, per lo meno quella scolastica, degli studenti che glielo chiedono.
“Tuttavia –  chiarisce con un sorriso di benevolenza ma con assoluta fermezza Renata Lodari, – maturità significa anche saper capire l’importanza del luogo dove ci si trova. E sapersi adeguare alle regole di rispetto che quel luogo comporta”.
“Se bere, fumare, accedere fuochi, fare musica può, forse, essere tollerato in altre spazi pubblici, qui non può esserlo. Per la sacralità del luogo, ma anche perché questo un bene culturale e ambientale che l’Unesco valuta come Patrimonio dell’Umanità. Un tesoro di tutti, che non ha proprio senso mettere a rischio per il piacere, discutibile, di sedersi intorno ad un fuoco, lanciare lanterne cinesi, accedere lumini in mezzo al bosco e accanto a Cappelle che hanno traguardato i secoli per offrirci i loro tesori d’arte”.
“Chiunque, giorno e notte, è libero di visitare i nostri 7 Sacri Monti – , ribadisce il Direttore dell’Ente, Elena De Filippis. – Il nostro Ente, proprio pensando alla suggestione delle visite notturne, sta gradualmente investendo sulla illuminazione dei percorsi. Una visita ai Sacri Monti nel pieno della notte è esperienza davvero mistica. E sono molte le persone che scelgono di viverla. Tra loro anche molti gruppi di ragazzi. Che sono i benvenuti anche quando vengono qui per implorare l’aiuto del Cielo la notte degli esami. Purché lo facciano da sobri e attenti a non accendere lanterne e lumini che possono essere molto pericolosi’.