Torna in prima pagina il problema della gestione dei flussi turistici a Venezia, giacché l’estate 2021 ormai alla fine ha fatto fa ritornare in massa i turisti nella città lagunare, assieme alle polemiche per lo ‘stress’ al sistema dei trasporti, dei musei e della viabilità nel centro storico, Patrimonio Mondiale assieme alla sua Laguna. 

Al centro del dibattito, come sempre, la questione del contributo d’accesso alla città assieme alla regolamentazione dei flussi attraverso i così detti tornelli, posti in alcuni punti nevralgici dei percorsi turistici per regolarne per la circolazione. Come già annunciato in varie occasioni dagli amministratori locali, dal 2022 partirà la gestione attiva dei flussi di visitatori giornalieri, la cui sperimentazione era stata già avviata in alcune occasioni come il Carnevale, ma poi frenata dal Covid-19.

Mentre il tema resta caldo, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a margine della presentazione delle nuove sale delle Gallerie dell’Accademia a Venezia, ha dato la sua opinione in merito: “Bisogna combattere l’eccessivo affollamento nelle città d’arte, ma senza alcun contributo d’accesso. Bisogna sfruttare tecnologie meno invasive per controllare i flussi, che ci sono, ma se penso ai tornelli mi viene in mente un aeroporto, non una città. Per il resto tutto è nelle mani dei sindaci, noi siamo qua per dare una mano”.

Rispondendo ai giornalisti a proposito dei progetti del Comune per la regolazione dei flussi turistici in città, Franceschini ha aggiunto che “Venezia non ha solo la vocazione di ospitare i turisti, ma deve pensare alla valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale, che è unico al mondo, investendo nel presente e nel futuro. Per il resto – ha concluso – non possiamo pensare che sia l’Europa a risolvere tutti i problemi”.  

 

Fonte dichiarazioni Ministro: Uff. Stampa MIC