Rinviata la decisione sulla Perdonanza Celestiniana


La decima sessione del Comitato intergovernativo per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ha si è svolta lo nel Country Club and Resort di Windhoek in Namibia dal 30 novembre al 4 dicembre 2015. Al Comitato hanno preso parte Afghanistan, Algeria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Congo, Costa d’Avorio, Corea, Santa Lucia, Tunisia, Turchia, Uganda e Uruguay. La commissione ha assunto misure importanti per salvaguardare di tradizioni orali, arti, spettacolo, pratiche sociali, riti, feste, conoscenze e pratiche concernenti la natura e l’universo, conoscenze e competenze per la produzione di artigianato tradizionale.
A Windhoek, il Comitato ha approvato la concessione di contributi finanziari per un totale di US $ 90.000 in Malawi per un progetto per la salvaguardia di proverbi e racconti popolari, che sono importanti per la cultura del paese e la cui trasmissione è in declino. Con l’obiettivo di documentare questo patrimonio, il progetto prevede la formazione di sei ricercatori delle tradizioni orali per aiutare sei assistenti di campo delle comunità interessate e raccogliere circa 30 proverbi e racconti popolari della tradizione. Questo materiale sarà girato, trascritto, tradotto e pubblicato. Il Comitato ha definito le norme operative riconoscendo il ruolo che la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale può svolgere per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato nel mese di settembre.
Dodici principi etici sono stati adottati dal comitato per prevenire la mancanza di rispetto e l’appropriazione indebita del patrimonio culturale immateriale. Essi riconoscono l’importanza di garantire il previo consenso libero e informato delle comunità locali, nel rispetto dei diritti degli interessati alla partecipazione piena ed equa in ogni processo, progetto o attività che possono interessare loro. Essi riconoscono il ruolo cruciale delle comunità nel mantenimento e nella gestione della loro cultura e del loro patrimonio.
Il Comitato ha iscritto cinque elementi nella Lista del patrimonio culturale immateriale in pericolo ed ha aggiunto 23 elementi alla Lista Rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, su un totale di 35 candidature. La lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità ora ammonta a 336 elementi.
Questi i 23 nuovi inserimenti:
Aitysh/Aitys, art of improvisation – Kazakhstan – Kyrgyzstan
Al-Razfa, a traditional performing art – United Arab Emirates – Oman
Alardah Alnajdiyah, dance, drumming and poetry in Saudi Arabia – Saudi Arabia
Arabic coffee, a symbol of generosity – United Arab Emirates – Saudi Arabia – Oman – Qatar
Bagpipe culture – Slovakia
Classical horsemanship and the High School of the Spanish Riding School Vienna – Austria
Copper craftsmanship of Lahij – Azerbaijan
Epic art of Gorogly – Turkmenistan
Fichee-Chambalaalla, New Year festival of the Sidama people – Ethiopia
Filete porteño in Buenos Aires, a traditional painting technique – Argentina
Lad’s dances in Romania – Romania
Majlis, a cultural and social space – United Arab Emirates – Saudi Arabia – Oman – Qatar
Marimba music, traditional chants and dances from the Colombia South Pacific region and Esmeraldas
Province of Ecuador – Colombia – Ecuador
Oshituthi shomagongo, marula fruit festival – Namibia
Sbuâ, annual pilgrimage to the zawiya of Sidi El Hadj Belkacem in Gourara – Algeria
Summer solstice fire festivals in the Pyrenees – Andorra – Spain – France
Surova folk feast in Pernik region – Bulgaria
Three genres of traditional dance in Bali – Indonesia
Tinian marble craftsmanship – Greece
Tradition of kimchi-making in the Democratic People’s Republic of Korea – Democratic People’s Republic of Korea
Traditional knowledge and technologies relating to the growing and processing of the curagua – Venezuela (Republic of Bolivarian)
Tugging rituals and games – Cambodia – Philippines – Republic of Korea – Viet Nam
Wititi dance of the Colca Valley – Peru
Da notare che la decisione in merito alla Perdonanza Celestiniana, unica candidata italiana, è stata rinviata al prossimo anno, per dare modo il Comitato proponente di integrare il dossiere con due note sulla trasversalità e universalità del bene.
Il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si è chiuso con la scelta della data e della sede della prossima sessione: dal 28 novembre al 2 dicembre 2016 ad Addis-Abeba (Etiopia) e sarà presieduta da Yonas Desta, direttore generale del Autorità per la Ricerca e Conservazione dei Beni Culturali (ARCCH).
http://www.unesco.org/culture/ich/